DOMANDA
Gentili dottore,sono un uomo di 24 anni affetto da schizofrenia che curo con 21 gocce di serenase,xanax e paroxetina.Da quando mi è stata diagnosticata la schizofrenia(2016) ho preso la bellezza di più di 30 kg,infatti sono alto 184 cm e peso circa 107 kg,mentre prima della cura ne pesavo 70 kg.Non riesco proprio a tenere sotto controllo il peso anche se con una dieta stretta e un po di esercizio,poichè anche ad altri pazienti affetti dalla mia stessa patologia hanno preso molti kg che con molta difficoltà riescono a perdere.Sono molto preouccupato per questa situazione,che opinione e consigl ha per questa situazione clinica? Grazie
RISPOSTA
Gentilissimo Lettore,
L’aumento del peso corporeo nei pazienti psichiatrici in trattamento, oltre a rappresentare un fattore di rischio per altre patologie, condiziona la compliance e la qualità di vita del paziente.
Nella scelta del trattamento e nel monitoraggio del decorso clinico, si deve porre attenzione alla problematica del soprappeso/obesità e introdurre misure idonee a contrastare tali condizioni.
Per quanto riguarda pertanto la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità nel trattamento di pazienti con patologia psicotica, l’uso di antipsicotici atipici è consigliato.
L’uso di antipsicotici atipici è raccomandato in maniera particolare in quei pazienti con malattie a rischio di obesità per malattie dismetaboliche, nei soggetti obesi (BMI =/>30) e nei soggetti in cui i neurolettici tipici hanno prodotto effetti di sovrappeso (BMI=/> 25).
Nella pratica clinica va privilegiata comunque, dovendo scegliere se mantenere o cambiare un farmaco, la valutazione della sua efficacia antipsicotica. Pertanto ne parli con il suo psichiatra di fiducia.
Oggi, e lo sarà sempre più in futuro è possibile correggere gli effetti sul peso corporeo, dalle terapie, con strategie farmacologiche psico-comportamentali e dietetiche integrate. È necessario sviluppare competenze specifiche riguardo a questa materia, dato l’evolversi rapido e complesso di nuove acquisizioni riguardanti i disturbi della alimentazione, rispetto ai quali l’integrazione pluridisciplinare e una attenzione clinica dedicata costituiscono le basi necessarie per fondare una efficace risposta sanitaria.
Spero di essere stato esaudiente e per qualsiasi ulteriore chiarimento può sempre contattarci.
Cordiali saluti,
Carmine Finelli