omosessualita’ femminile

    DOMANDA

    Salve, io vivo da 7 anni una relazione con una ragazza (quando è iniziata io avevo 19 anni e lei 15). A seguito di sedute di psicoterapia a cui lei si sottopone è venuto fuori che lei troverebbe eccitante avere un rapporto sessuale con una donna e che, nei mesi passati, ha provato una forte attrazione per una sua amica, anche se afferma che non sarebbe mai passata all’atto pratico. E’ uscito anche che a 13 anni lei si masturbava pensando a donne, pratica che nel giro di un anno non faceva più. Ora dice che si sente confusa e dice che spera di non scoprire l’omosessualità perchè vorrebbe tornare con me e perchè se così fosse si vedrebbe gettata in un baratro, in lacrime mi ha detto che senza me si sente persa.

    Ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo con la penetrazione, cosa che ha sempre avuto, che vede come violenza( anche se non è stato sempre così). Lei quando ci vediamo cerca un contatto fisico con me, con baci, carezze. Sono disperato perchè tutto vorrei meno che perderla

    RISPOSTA

    Da studi abbastanza recenti, risulta che le donne tendono ad avere un orientamento sessuale meno fissato e più “fluido” rispetto agli uomini, per cui possono con una certa facilità avere dei periodi di interesse omosessuale, per poi ritornare più o meno stabilmente a interessi eterosessuali.

    Il fatto che non provi orgasmo in penetrazione non è assolutamente correlato a sua eventuale omosessualità: l’orgasmo in penetrazione (cioè vaginale) è in genere per le donne più difficile da raggiungere da quello clitorideo (senza penetrazione, ma solo con stimolazione esterna).

    La sua ragazza invece che preoccuparsi eccessivamente per una sua omosessualità, peraltro non sicura o, perlomeno, non esclusiva, dovrebbe decidere se ha piacere di continuare a stare con lei, perché lei le piace fisicamente, sentimentalmente ed intellettualmente. Eventuali attrazioni occasionali per le donne possono essere trattate come attrazioni occasionali per altri uomini: se si hanno validi motivi per essere attratti da una persona, si riesce a resistere alle tentazioni esterne, di qualunque sesso.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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