DOMANDA
Salve dottore,
ho 43 anni. Nel 2010, a seguito di un’ ecografia effettuata per disturbi digestivi, mi furono diagnosticati tre calcoli alla colecisti, curati con Deursil per circa un anno e mezzo. Fino ad oggi non ho avuto nessun sintomo particolare ad eccezione di un episodio di colecistite acuta tre anni fa (pareti ispessite di 6 mm) curato con Rocefin per 5 giorni e talvolta un lieve doloretto all’epigastrio sotto la costola destra e un senso di nausea e digestione lenta.
Da un ecografia di controllo effettuata la settimana scorsa è emerso che i tre calcoli (di cm 1,1, cm 1,0 e cm 1,1) stanno sempre là senza nessuna modifica. Devo operarmi comunque indipendente dai sintomi oppure posso continuare con la vigile attesa come sto facendo? I calcoli possono degenerare in cancro della colecisti e pertanto la colecistectomia va fatta anche per fini preventivi?
Grazie.
RISPOSTA
Intanto la tranquillizzo: non c’è nessuna evidenza scientifica di correlazione tra colelitiasi e cancro. In genere i calcoli non si operano se asintomatici ma un primo episodio di colica o di colecistite acuta (come nel suo caso) indirizza verso l’indicazione chirurgica che si rafforza se gli episodi si ripetono. Il motivo dell’intervento è di prevenire una complicanza e quindi un intervento in emergenza con i maggiori rischi che ne conseguono rispetto l’intervento in elezione. Le complicanze possono consistere in una colestasi (la condizione che da ittero) o un infiammazione/infezione della (colecisti) come nel suo caso che però non abbia risposto alla terapia medica.