DOMANDA
Spettabile prof. Mastroroberto,
un mio parente (66anni), affetto da scompenso cardiaco, difettoso funzionamento della valvola mitrale e ostruzione di due coronarie è attualmente ricoverato con la speranza di risolvere o migliorare i suoi problemi cardiaci con l’emodinamica. Finora si sono rivelati inutili tutti i tentativi di angioplastica effettutati in più centri e gli è stata suggerita una terapia farmacologica; nel frattempo gli è stato impiantato un ICD. In questo ultimo ricovero, gli è stato detto contrariamente alle sue aspettative che l’unico modo per migliorare era quello di sottoporsi ad un intervento tradizionale per riparazione o sostituzione della valvola mitrale e per l’applicazione di due by-pass. Non è troppo pericolosa questa tecnica tenendo conto che il paziente soffre di bronchite cronica ostruttiva, enfisema polmonare, problematiche al fegato motivata dall’assunzione di alcuni farmaci?
Ringraziandola in anticipo per la risposta, invio i miei più cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile Sig.
Da quanto brevemente riassunto nella sua mail mi sembra che l’intervento chirurgico sia l’unica soluzione praticabile per risolvere i problemi del suo parente. E’ chiaro che bisognerebbe valutare sia lo “status emodinamico” attuale che l’esame coronarografico nonchè l’ecocardiografia per quantizzare in termini numerici il rischio chirurgico. In ogni caso ogni centro cardiochirurgico utilizza delle apposite tabelle preoperatorie proprio con il fine di esporre al paziente, in maniera chiara, quali sono i rischi cui va incontro. Tali tabelle tengono conto anche di fattori di rischio extra-cardiaci quali patologie renali,polmonari,epatiche etc. in modo da valutare precisamente il rapporto rischio/beneficio per un intervento di questo tipo. Vorrei,infine,sottolineare come, spesso, la sola terapia medica non è sufficiente e che bisogna tenere conto anche della giovane età di questo paziente per cui, effettivamente, la soluzione chirurgica potrebbe essere l’unica sia in termini di prognosi “quoad vitam” che di “qualità della vita”.
Cordiali saluti
Prof.P.Mastroroberto