operazione di stenosi dell’uretra

    Pubblicato il: 19 Marzo 2012 Aggiornato il: 19 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gentile Dott. Mandressi,

    A febbraio 2010 sono stato operato per una stenosi dell’uretra bulbare, l’urologo mi disse che l’operazione è stata eseguita endoscopica con lama fredda taglio a ore 12 secondo Sachs e modellazione della cicatrice con laser.Ora sento che il flusso si è ridotto non ho dolore durante la minzione,potrebbe darsi che la vescica non si svuota completamente ad ogni minzione.
    Se mi faccio operare di nuovo ma solo con lama fredda senza laser c’è la possibilità che la cicatrice non si rimargina e devo tenere il catetere per 1 mese?

    Nella operazione del 2010 l’ho tenuto per 15 giorni.

    Grazie

    Cordiali saluti
    Alberto Vinante

    RISPOSTA

    La stenosi dell’uretra si forma per diversi motivi, traumatici, infiammatori, infettivi ecc. Alcuni di questi motivi possono persistere o recidivare, consequenzialmente le stenosi possono recidivare.
    La risoluzione delle stenosi anulari (ring) alla prima osservazione avviene per lo più per via endoscopica. Colui che ha sistematizzato la chirurgia endoscopica con lama fredda è stato Sachse, un’urologo tedesco. Occorre sottolineare che non c’è nessuna prova che l’incisione della stenosi con lama fredda sia meno efficace e meno duratura dell’incisione effettuata con altri mezzi, quali il laser. Anzi, essendo il raggio laser molto ricco di energia, questa sui tessuti si traduce in calore ed il calore può favorire una cicatrizzazione eccessiva con recidiva precoce della stenosi. Da ultimo il catetere: meno si lascia in sede meglio è: essendo un corpo estraneo e quindi potenzialmente traumatico può anch’esso stimolare una cicatrizzazione in eccesso, come sopra descritto.