operazione ragade

    DOMANDA

    Salve Dottore,
    nel 2010 sono stata operata di prolasso rettale con il metodo Longo, operazione perfettamente riuscita (non ho avuto più problemi di emorroidi). Da circa 1 anno ho iniziato a soffrire di 2 ragadi curate con terapie mediche (massaggio locale con pomata a base di ossido di zinco e metronidazolo) che inizialmente sortivano effetto (le ragadi si richiudevano dopo 15gg circa), fino a quando una delle due ragadi (laterale destra) non si è più chiusa. Ho deciso quindi di sottopormi a sfinteretomia e cauterizzazione della ragade o almeno così credevo… Dopo l’operazione ho continuato a sentire dolore sempre sullo stesso punto (laterale a destra) quando andavo al bagno. Il dottore diceva che era la ferita che doveva rimarginare, ma a distanza di 20 gg ancora dolore, anche se senza sangue. Curiosa mi vado a vedere la parte con lo specchietto e con terrore mi rendo conto che la ragade (almeno quella esterna) è ancora lì, bella profonda! Quindi me la trattano con il nitrato d’argento che mi provoca dei dolori tremendi e continui per 3 gg! A distanza di 15gg ancora nessuna cicatrizzazione! Prendo psyllogel e non ho più problemi di stitichezza, ma non riesco più a condurre una vita normale. Perchè non mi è stata cauterizzata quella ragade esterna che era la mia fonte primaria di DOLORE??! Ora sono in attesa di una nuova visita per valutare un secondo intervento di cauterizzazione!…quindi presumo che qualcosa al 1° intervento è stato sbagliato o no?! grazie saluti.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    la cauterizzazione è un metodo che io pratico molto, ma molto di rado. Associerei invece alla sfinterotomia una anoplastica a copertura della ragade.
    Più di questo non le posso dire. Si astenga dal nitrato d’argento… è una tortura inutile.
    Distinti saluti

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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