DOMANDA
Egr. professore,
Ho 36 anni e da poco più di tre mesi ho un fastidio alle orecchie. In particolare, avverto le orecchie otturate, a volte soltanto una e a volte entrambe.
Questo fastidio non è costante, ci sono giorni in cui non lo avverto o lo avverto in modo lieve, altri invece in cui è forte e si accompagna anche a dolore.
Tre mesi fa mi sono sottoposta a visita dall’otorino, il quale mi ha prescritto un antinfiammatorio per 3 gg . Non avendo avuto alcun beneficio dalla terapia, ho eseguito esame audiometrico, esame ipedenzometrico, esame vestibolare e potenziali evocati uditivi, tutto nella norma.
Poiché da anni soffro di rinite cronica (una o entrambe le narici quasi sempre otturate, senza naso che cola) ho eseguito anche la rinoscopia, che ha evidenziato una lieve ipertrofia dei turbinati. Ho assunto rinocidina per 3 gg e nasonex per 15 gg ma senza benefici.
Infine, Le segnalo che a volte mi capita di avvertire i suoni in modo metallico (in particolare urla e suoni forti molto vicini all’orecchio) e che una notte, circa un mese fa, mi sono svegliata di soprassalto avvertendo dei rumori nelle orecchie (acufene?).
L’otorino , alla luce degli esami eseguiti, ritiene che i miei disturbi possano dipendere dalla postura e dalla mandibola ( ho da sempre una mandibola che all’apertura scatta sul lato destro) .
Non soffro di capogiri, ad eccezione talvolta quando mi alzo di scatto (ma l’ho sempre attribuito alla pressione bassa).
Vorrei cortesemente sapere cosa ne pensa e se devo eseguire altre indagini diagnostiche (ad esempio RM).
Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora
una respirazione nasale difficoltosa può naturalmente predisporre ad avere ovattamento all’orecchio ad andamento fluttuante. Una seconda considerazione è relativa alla possibilità nota che un dolore avvertito all’orecchio dipenda da patologie differenti, tra le quali una disfunzione dell’articolazione temporo mandibolare legata ad malocclusione dentaria.
Posso invece dirle poco relativamente alla rinite crostosa che le è stata diagnosticata, per la quale lavaggi delle fosse nasali con soluzioni saline restano probabilmente il primo presidio terapeutico
Cordiali saluti
Roberto Teggi