ORIENTAMENTO SESSUALE STRANO

    DOMANDA

    Salve. In breve, sono un etero che ha appena chiuso una lunga ed appagante relazione. Fin dalle scuole medie (prima delle quali vivevo bene i miei primi approcci) nutro forti dubbi sulla mia sessualità che mi vede ricercare e desiderare donne nella vita reale ma fantasticare e masturbarmi anche su immagini maschili (con un picco inspiegabile per il feticismo dei piedi). Mi sono informato, alcuni mi han detto che potrebbe dipendere dal fatto che non mi sento abbastanza “maschio”, ed in un certo senso è come se volessi essere la tipologia di maschio che mi attrae, muscoloso e rassicurante. Mi sono sempre sentito respinto e “sfigato” e ripeto che prima degli sfottò alle medie non avevo mai neanche pensato a questo aspetto di me. Ora però comincio a vivere male la cosa da quando la mia ragazza mi ha lasciato. Ci sarebbero in più molti particolari da aggiungere, ma il limite dei caratteri non lo permette. Io non mi sento che eterosessuale, dottore. Lei che mi dice? E’ complicatissimo.Grazie

    RISPOSTA

    Non bisogna pensare al nostro orientamento sessuale in termini assolutamente dicotomici, o del tutto eterosessuale o del tutto omosessuale. Ciascuno di noi è prevalentemente eterosessuale od omosessuale, ma vi è anche in ognuno la possibilità di provare qualche attrazione anche per le persone del nostro stesso sesso, se siamo prevalentemente eterosessuali, o dell’altro sesso, se siamo prevalentemente omosessuali. La maggior parte di noi non vive nel comportamento questi aspetti meno prevalenti, ma può benissimo viverli in fantasia. Alcuni si spaventano, si preoccupano, soprattutto di fantasie omosessuali, perché la nostro cultura è purtroppo omofoba, e teme e disprezza, ingiustificatamente, tutto ciò che sa di omosessualità, soprattutto maschile. E’ senza dubbio possibile che lei abbia ammirato e invidiato giovani dal corpo atletico e muscoloso, di cui si sentiva privo, e questo, unitamente all’aspetto in parte bisessuale che tutti abbiamo, ha attivato ulteriormente una certa attrazione in fantasia per queste situazioni omosessuali, potenziandola. Ciò non significa che lei si debba considerare omosessuale. Basta che accetti questi aspetti di sé, senza drammatizzarli e senza temerli. Ognuno di noi entro di sé ha i suoi segreti, che possono non essere espressi nel comportamento, e quindi rimanere tali, dei segreti, di cui però non dobbiamo vergognarci.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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