Orticaria cronica e vaccino anticovid

    Pubblicato il: 22 Luglio 2021 Aggiornato il: 22 Luglio 2021

    DOMANDA

    Buonasera Dottore, sono un uomo di 36 anni, dal mese di ottobre scorso soffro di orticaria cronica con insorgenza serale di pomfi talvolta pruriginosi, sparsi in varie parti de corpo. In alcuni casi sono insorti dei gonfiori alle labbra ed alle palpebre. A partire dal mese di gennaio su indicazione del medico di base e dell’allergologo dopo aver effettuato delle analisi del sangue di routine con la ricerca di alcuni parametri più specifici
    IGE totali 5,5 UI/ml
    D-dimero 0,08 mg/l
    Anti perossidasi 12,82 Ul/ml
    Anti tireoglobulina 21,08 Ul/ml
    l’allergologo ha concluso che si tratta di un fenomeno autoimmune idiopatico (orticaria cronica spontanea) da trattare assumendo robilas 20mg 1cpr al giorno per due mesi. Dopo una risposta iniziale soddisfacente, un periodo nel quale insorgevano ugualmente dei pomfi come se ci fosse una certa assuefazione al farmaco. Di mia iniziativa dal mese di aprile dopo 3 mesi di terapia ho provato a ridurre il dosaggio seppur con qualche disagio iniziale fino ad eliminarne del tutto l’assunzione del farmaco. Ad un mese di distanza sembra si sia estinta l’orticaria quasi del tutto. La mia domanda è la seguente : se si tratta di una patologia autoimmune potrei sottopormi a vaccinazione anticovid o corro particolari rischi? Eventualmente è necessario adottare delle precauzioni o effettuare delle analisi preventive?
    Grazie
    Cordiali Saluti

    RISPOSTA

    Il quesito è interessante ma facciamo un pò di chiarezza in termini immunologici.

    Lei soffre di un quadro di orticaria su base autoimmune e quindi deve fare una terapia immunosoppressiva, la terapia antistaminica è sintomatica ed oggi abbiamo opzioni terapeutiche avanzate ce prevedono anche l’utilizzo di farmaci biologici (monoclonali).

    Va anche valutata la componente da “gonfiore” (angioedema) associata tramite eventuali approfondimenti specifici e se l’aspetto autoimmune è limitato o esteso ad altre componenti. Si tratta quindi un quadro immunologico autoimmune e deve essere inquadrato come tale in una ottica immuno-internistica e non allergologica tout court, anche perchè lei non è “allergico”.  Non ultimo deve valutare il compenso ormonale tiroideo e la compromissione d’organo tramite ecografia.

    Fatte queste premesse, doverose, per un corretto inquadramento della sua patologia, non vi sono controindicazioni assolute ad effettuare vaccinazione anti Sars Cov 2 in presenza di tale patologia, eventualmente deve monitorare nelle settimane successive la situazione clinica della sua orticaria e non deve mai interrompere il trattamento in atto. Utile effettuare la procedura in ambiente con supervisione medica ed eventualmente protrarre il periodo di osservazione in loco.

     

    SALUTI

     

     

    Antonio Tiri

    Antonio Tiri

    Specialista in allergologia e immunologia clinica del Centro diagnostico italiano (CDI) di Milano. Nato a Potenza nel 1960, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze dove si è specializzato in allergologia e immunologia clinica (foto di R. Bruno).
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