Orticaria cronica da stress e invernale

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore.
    Da 4 anni ho un problema di orticaria che si presenta solo durante l’autunno e l’inverno. Il primo episodio è avvenuto durante un periodo di forte stress. La sintomatologia consiste in un fastidiosissimo bruciore/formicolii che pervadono tutto il corpo, inoltre aggiungo che ci sono anche dei leggeri rilievi (pomfi) e arrossature che ricoprono a sprazzi: braccia, addome e un po’ il volto. Il tutto ogni qualvolta si presentano sforzi fisici o sbalzi di temperatura esterna da fredda a calda o forti emozioni. In genere di presenta una volta al giorno per durare da un minimo di qualche minuto a un massimo di mezz’ora. Nei periodi di stress si presenta più aggressiva. Particolarmente nel periodo estivo, nonostante possa avere momenti e periodi di stress, l’orticaria non si presenta. Riesco a calmare i sintomi applicando dell’acqua fredda. Nei periodi in cui la sintomatologia generale è più intensa avverto un formicolio anche sulle gambe durante la fine dell’atto sessuale. Nell’ultimo anno ho come l’impressione che la pelle sia diventata più sensibile. Una cosa che ho notato è che se faccio degli sforzi fisici tali da attivare la sudorazione, si innesca la sintomatologia, ma per qualche giorno l’orticaria mi abbandona. Ho consultato un dermatologo e mi ha prescritto dei saponi delicati per l’igiene e di non indossare indumenti sintetici, ma non è servito a niente. Ho consultato un allergologo e fatto molti test allergologici, risultando leggermente positivo al nichel, ma pur escludendo i cibi contenenti questo elemento non è servito a niente. Infine l’allergologo mi ha prescritto una cura di antistaminici ad ogni cambio di stagione, durante l’assunzione di tale farmaci, la sintomatologia è solamente regredita un po’ ma a volte si presenta per intero nonostante abbia assunto antistaminici.
    Cosa posso fare?

    RISPOSTA

    Gentile Signore
    la sintomatologia da lei descritta è possibile e viene definita da stress quando tutti gli accertamenti allergologici non evidenziano rilievei patologici da poter correlare con le sue manifestazioni pomfoidi. In alcuni casi è secondario ad eccipienti alimentari. Sarebbe opportuno valutare quali esami allergologici sono stati eseguiti + eseguire comunque una bonifica per polvere ed acari dell’ambiente in cui si vive + proseguire con la terapia antistaminica e nei momenti più acuti introdurre una terapia cortisonica. Lo specialista da consultare rimane l’allergologo, cercando di compilare un diario molto dettagliato dei luoghi, dell’alimentazione per cercare di cogliere indizi che possano indirizzare alla diagnosi.
    Cordiali saluti
    Dr. Bruno Restelli, Specialista in Medicina Interna, Centro Diagnostico Italiano

    Bruno Restelli

    Bruno Restelli

    Direttore del poliambulatorio e day services del Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’Università agli Studi di Milano, dove si è specializzato in medicina interna. Al Cdi è inoltre responsabile dell’area Check up.
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