DOMANDA
Mi chiamo Giulia ho 19 anni, e da un paio d’anni effettivamente, dal 2014, ho avuto problemi di prurito alle gambe (mi veniva più alla sera).
7 mesi fa, circa, questa problematica si è aggravata espandendosi a tutto il corpo gambe, cosce, pancia, schiena, spalle, petto, viso, testa, collo e via dicendo, causandomi forte prurito con presenza di ponfi.
Qui il mio medico mi ha fatto fare le analisi del sangue e sono risultate delle allergie, tra cui una forte agli acari e polvere. Ho cominciato a prendere regolarmente la citirizina (non ho mai preso cortisone però) e ho adottato le misure più adeguate all’allergia.
Le cose, dopo un paio di mesi, nonostante prendessi il farmaco, sono peggiorate e ho prenotato una visita con un allergologo, la diagnosi è stata che le allergie non c’entrano, ma bensì la mia problematica si chiama orticaria da contatto con presenza di dermografismo.
Oggi sono ancora sotto antistaminici perché a quanto pare hanno un risvolto positivo sulla sintomatologia e mi sono state prescritte altre analisi del sangue a tiroide reni e fegato.
La mia domanda è, questa situazione può prendere risvolti più negativi? Insomma può peggiorare più di così? Riuscirò a smettere di prendere gli anallergici? C’è la possibilità che tutto ciò svanisca e se si come? Può essere che la mia problematica sia causata da qualcos’altro?
Grazie in anticipo per la risposta.
RISPOSTA
Gentile Lettrice,
dalla sua descrizione dei sintomi la diagnosi più corretta sembrerebbe essere quella di orticaria spontanea. Questa forma di orticaria è abbastanza comune nelle donne adulte e non ha, come altre forme di allergia, un innesco da parte di un allergene.
Correttamente interpretati i test positivi per allergeni aerodispersi (acari etc) posso essere determinanti di una sintomatologia respiratoria ma non della sua orticaria. Non so se ha eseguito anche test per allergeni alimentari perchè in alcuni casi ci può essere questa evenienza che cambierebbe completamente la diagnosi.
Tornando alla orticaria spontanea, questa è classificata tra le patologie autoimmuni pur manifestandosi con i sintomi della classica allergia cutanea. La terapia con antistaminico continuo è la maggiore risorsa e nelle forme più gravi abbiamo disponibile un nuovo farmaco (Xolair) estremamente efficace e sicuro. Per tutte le terapie, da soggetto a soggetto, si può ottenere una remissione più o meno lunga della sintomatologia. In molti casi è necessario seguire una terapia minima di mantenimento a basso dosaggio. Nelle donne la sintomatologia è molto in funzione di assetti ormonali variabili (cicli, gravidanze, menopausa) e va osservato attentamente l’andamento.
Cordiali saluti
Adriano Mari