Ovaio policistico e alimentazione

    DOMANDA

    Buongiorno dott. Armanini,
    Sono una ragazza di 29 anni, da 13 ormai prendo la pillola (prima la Diane ora la Yasmine) per la sindrome dell’ovaio policistico che mi ha causato acne e irsutismo. Da qualche anno tuttavia sembra non sortire molto effetto per l’acne (l’irsutismo diminuisce ma non è mai andato via del tutto). Ho quindi dei brufoli ogni tanto sul viso, che compaiono anche in base all’alimentazione. Da qualche mese associo alla pillola l’aldactone e una dieta a basso contenuto glicemico. Ho però intenzione di smettere di prendere la pillola, che sembra comunque non funzionare come una volta, oltre a causarmi sbalzi d’umore e probabilmente amenorrea durante le pause. L’endocrinologo mi ha quindi prescritto l’inofolic hp per un paio di mesi e successivamente, l’interruzione della pillola, continuando con l’aldactone e l’inofolic e naturalmente la dieta ipoglicemica. Vorrei un suo parere perché onestamente sono terrorizzata dall’acne che potrebbe rispuntare con l’interruzione della pillola e vorrei assicurarmi di fare il meglio per non causare ulteriori danni e riuscire quindi ad interrompere la pillola. La ringrazio. Eliana

    RISPOSTA

    ricevo molte lettera di casi come il suo. La sindrome dell’ovaio policistico affligge il 12% delle donne della sua età ma ogni caso ha manifestazioni individuali alcune delle quali sono importanti come l’acne. La causa del suo problema è la resistenza insulinica che significa che per avere una glicemia normale deve produrre più insulina e la conseguenza a livello ovarico è la produzione eccessiva di ormoni androgeni (che tutte le donne producono in  in quantità adeguate)

    L’acne è legata all’effetto degli ormoni maschili sui follicoli sebacei aumentando il sebo e favorendo favorendo l’infezione. La terapia con contraccettivi anche se spesso efficace non migliora la resistenza insulinica e spesso produce un’amenorrea alla sospensione, per cui nelle pazienti che seguo preferisco non darli a meno che non sia richiesta la contraccezione. L’aldactone è un’ ottima terapia ma si deve tener conto della possibilità di ipotensione, aumento del potassio e disturbi mestruali, tutti effetti che possono essere trattati in modo individuale. Mi sembra che il suo medico abbia fatto bene a interrompere la pillola lasciando il resto. Tenga presente che durante la terapia deve sempre proteggersi dal rischio di gravidanza dato un possibile effetto negativo su un feto maschio. Discuta anche con il suo ginecologo se sia meglio prescrivere l’inositolo senza acido folico che in questi casi non è necessario. Tenga conto che nella sindrome dell’ovaio policistico spesso la funzione tiroidea può essere deficitaria e va aggiustata e che le alterazioni metaboliche sono molto frequenti per cui è anche importante la dieta e il movimento.  Eventualmente mi mandi altre notizie ma mi sembra che sia stata trattata in modo adeguato

    decio.armanini@unipd.it

    Decio Armanini

    Decio Armanini

    SPECIALISTA IN ENDOCRINOLOGIA E SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE, SPECIALISTA EUROPEO DELL’IPERTENSIONE. Esperto di Endocrinologia Generale e Ginecologica, Ipertensioni endocrine (in particolare Iperaldosteronismi), Sindrome metabolica. Già Professore di Endocrinologia presso l’Università di Padova. Ha lavorato per 5 anni in Australia e Germania. Membro dell’Endocrine Society USA dal 1984.  Autore di 220 pubblicazioni su riviste internazionali  sulle ipertensione endocrine, […]
    Invia una domanda