DOMANDA
Gentile Professore, ho chiesto a vari professori per vedere le eventuali controindicazioni al vaccino.Ho chiesto a reumatologi (esperti in artrite reumatoide),endocrinologi( esperti in malattie autoimmuni della tiroide),epatologi (esperti in epatite C),ematologi e tutti mi hanno detto che in generale i vaccini e in particolare i sublinguali si possono far fare anche a pazienti con patologie autoimmuni,guariti da epatite C o da leucemia.Insomma non hanno controindicazioni nemmeno in pazienti affetti da gammopatie monoclonali.Anzi sono consigliati per evitare eventuali complicanze in pazienti gia’ gravati da altre patologie come i vaccini antinfluenzali.Tutti i diversi specialisti erano concordi.Lei che ne pensa? Grazie.
RISPOSTA
Io non so a quali specialisti lei si sia rivolta, ma quanto mi riferisce mi lascia molto perplesso. Difatti, anche se non esistono studi controllati sull’argomento (che per natura deontologica non sarebbero neppure consentiti) è opinione comune di tutti gli specialisti alleegologi ed immunologi che praticare una desensibilizzazione in soggetto con patologia autoimmune comporti un rischio che non vale la pena correre. Questa indicazione è correntemente riportata in tutti i protocolli di studio e di ricerca in tema di immunoterapia. Iniziare a stimolare un organismo che ha perso la capacità di riconoscere la propria identità , per cui vengono considerate come estranee strutture appartenenti all’organismo stesso, potrebbe anche indurre un processo di amplificazione della produzione di autoanticorpi o comunque aggiungere uno squilibrio ad un altro già preesistente. Resto pertanto della opinione che , quando esistono patologie autoimmuni, la immunoterapia specifica sia controindicata.
Cordiali saluti
Renato Ariano