DOMANDA
Egr. Dott., mio zio ha un tumore al colon adenocarcinoma con metastasi al fegato diffuse. Doveva iniziare la chemio ma nel mentre ha iniziato ad avere forti dolori e, in meno di 1’mese dalla diagnosi, un visibile peggioramento. Oggi si dice che il fegato e’ compromesso e che la bilirubina a 4 rende impossibile la chemio , e che va fatta solo terapia del dolore. La situazione e’ grave , ma ci si deve arrendere? perché non tentare la chemio o qualunque altro trattamento, trapianto compreso? vi prego di darci una traccia o di indicarci come inviare copia dei referti per un approfondimento. Grazie
RISPOSTA
Gent.mo Lettore
Purtroppo in un malato con condizioni generali molto compromesse ed una funzionalità epatica così’ alterata come quella dello zio, la chemioterapia rischia solo di dare tossicità , a volte anche molto grave, senza alcun beneficio. Anche il trapianto di fegato non ha indicazione in presenza di una malattia metastatica, perché non dà nessun tipo di vantaggio. In questa situazione di solito la cosa migliore da fare è attivare le cure palliative/ terapia del dolore che servono a migliorare la qualità di vita del paziente, a togliergli il dolore e a cercare di controllare tutti i suoi sintomi. Esponga i suoi dubbi anche ai medici che seguono lo zio, sapranno sicuramente darle le risposte che lei cerca.
Dr.ssa Gabriella Farina