Parere esito esame urodinamico invasivo

    Pubblicato il: 16 Giugno 2010 Aggiornato il: 16 Giugno 2010

    DOMANDA

    Diagnosi ginecologo: “Senso di peso perineale. Cistocele II grado”. Esito esame urodinamico invasivo:
    Flux max 7.9 ml/s; Flusso medio 4,1 ml/s; Volume espulso 179 ml; Tempo di raggiungimento del flux max 17 s; Tempo di flusso 44 s; Urina residua 144 ml.
    CONCLUSIONI: al volume di riempimento vescicole di 220 ml si osserva la comparsa di una
    contrazione detrusoriale non inibita che raggiunge il valore presso rio massimo di 35 cm/H20 che esita in fuga. Fase di svuotamento con pressione massima di 39 cm/H20. Sensibilità e compliance ridotte. Pressioni uretrali statiche ridotte. Discreta trasmissione presso ria ad domino-perineale. Buon reclutamento del PC associato a lieve contrazione addominale. Flusso urinario continuo di entità massima e media ridotta. RVPM di entità elevata. In conclusione vescica iperattiva a bassa compliance e ridotta sensibilità associata a deficit sfinterico.
    Nell’attesa Suo parere, cordiali saluti (ho 65 anni).

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    Bisognerebbe avere qualche informazioni in più sul Suo caso:
    Non si parla di sintomi di incontinenza soggettiva (da sforzo, cioè quando tossisce, starnutisce, corre, salta, altro; da urgenza, ha un bisogno immediato di correre a far pipi; mista?); non c’è diario minzionale., che valuti giorno per giorno cosa succede. manca anche un quadro clinico geerale: soffre di patologie quali diabete , altre patologie neurologiche?), e soprattutto del quadro vescicale. Tutte queste notizie sono importanti anche per orientare la terapia.
    Dai pochi dati anamnestici si evince che Lei ha un prolasso di II grado (ai limiti per un intervento di correzione) ma se è sintomatica (peso vaginale ) si può pensare di correggerlo (sarebbe importante anche conoscere le caratteristiche dell’utero; dimensioni, fibromatosi, altro).
    La vescica iperattiva (con fuga a 35 cm H20) è una controindicazione alla chirurgia, ma suggestiva per terapia anticolinergica (farmaci che non posssono essere usati in presenza di glaucoma acuto) e se, soprattutto, lamenta urgenza e frequenza minzionale associata o meno ad incontinenza da urgenza. Se Lei non lamenta questi sintomi forse varrebbe la pena di ripetere l’esame (spero avesse già escluso una infezione vescicale… con una urinocoltura)
    Se riferisce urgenza mista (da sforzo e da urgenza) bisogna trattare quella più grave per prima.
    Il residuo postminzionale elevato e il basso flusso potrebbero essere legati al cistocele.
    L’urodinamista non ha quantificato bene il deficit sfinterico con valori pressori di VLPP (punto di fuga con manovra di Valsalva) e con MUCP (pressione massima di chiusura uretrale) per capire se possano essere utili eventuali terapie di infiltrazione locale (se, per esempio, perdesse molta urina molto sotto sforzo).
    E’ necessario disporre di più elementi anamnestici sul Suo caso.
    Appena potrà darmi ulteriori informazioni sulla base di quanto sopra scritto, potrò essere più esaustiva, cordiali saluti Anna Paoletti