DOMANDA
Egr. Dott. Sciarra sono Sara le ho scritto x avere un suo parere riguardo mio padre 74 anni che tra qualche giorno insieme al medico si è deciso x una prostatectomia radicale, lei mi ha scritto che 74 anni sono il limite x la prostatectomia, so cosa dice la letteratura medica ma abbiamo deciso così xkè mio padre sta bene fisicamente e nn ha alkuna patologia ( pressione alta, diabete ecc ecc) lei pensa che mio padre sia a rischio x affrontare un intervento chirurgico x la sua età?riguardo il PSA 55 che poi è sceso a 46 avevamo pensato ke potesse essere segno di infiammazione essendo il gleason (2+2)ed essendo solo 3 prelievi su 12 positivi, quindi avevamo pensato che questo potesse essere buon segno di una malattia localizzata ma da quello che leggo se nn ho capito male sembra ke lei nn la pensi così, se può darmi delucidazioni la ringrazio.
Certo so ke mio padre ha un adenoma carcinoma ma speravo ke il gleason (2+2) e i 3 prelievi su 12 positivi fossero un buon segno nnst psa 46.
RISPOSTA
Il rischio correlato all’intervento di prostatectomia radicale e’ determinato non solo dall’eta’ ma dallo stato generale del paziente e comordita’. Generalmente 74 anni e’ un eta’ un po’ a limite per la prostatectomia ma in caso di un eta’ biologica inferiore a quella anagrafica , informato il paziente , puo’ essere eseguito l’intervento.
Generalmente non si trovano piu’ tumori con Gleason 2+2 ed e’ possibile che quindi il Gleason score trovato alla biopsia sia inferiore al reale. Un PSA superiore a 20 indica con alta probabilita’ una malattia non piu’ confinata alla prostata ( possono esistere casi eccezionali dove l’aumento e’ legato ad infiammazione) e quindi l’intervento non e’ risolutivo ma deve poi essere completato da altre terapie.
Generalment, ripeto un paziente di 74 anni con PSA superiore a 20 e diagnosi di adenocarcinoma prostatico, si preferisce trattare con radioterapia piu’ che interevnto, ma ci possono essere delle eccezioni.
Ripeto sarebbe comunque utile eseguire una PET-TC con colina per ewscludere con piu’ accuratezza eventuali metastasi a distanza.
Alessandro Sciarra