DOMANDA
Buongiorno Dottore,
le scrivo riguardo un problema di mia madre.
Ha 66 anni, 3 anni fa le fu diagnosticato, in seguito ad una caduta, un tumore al polmone( adenocarcinoma bronchioalveolare T2N0MX)specifico che mia madre non ha mai fumato. Comunque nei giorni drammatici in cui ci preparavamo all’intervento, sorsero i primi tremolii, prima alla gamba sx, poi dopo qualche tempo anche al braccio sx.
Credevamo che fosse una conseguenza della paura, della tensione accumulata di quel brutto momento.
Facemmo comunque 3 visite da diversi neorologi, nell’arco di 1 anno e mezzo,le prime 2 visite hanno dato esito negativo, mentre nell’ultima visita il dottore ci ha confermato la malattia di Parkinson.Da allora ho cercato di informarmi di cosa si trattasse, ho capito che non si puo’ curare ancora, ma solo rallentare e comunque tutti mi hanno confermato che non si muore di Parkinson. La mia domanda e’ questa…”PERCHE’ SONO GIORNI CHE LA CRONACA, I GIORNALI, I MEDIA NON FANNO ALTRO CHE RIPETERE CHE IL CARDINAL MARTINI E’ MORTO DI PARKINSON? LA LEVADOPA E’ CONSIDERATO UN ACCANIMENTO TERAPEUTICO? ANCHE IL PAPA MORI’ DI PARKINSON? INSOMMA SI PUO’ MORIRE DI PARKINSON?
GRAZIE
Emanuela Morrone
RISPOSTA
Non si muore di parkinson ma eventualmente per le complicanze che la malattia di parkinson puo’ provocare.
La levodopa sicuramente non è un accanimento terapeutico:
Cordiali saluti
Prof.Letterio Morgante