DOMANDA
Buongiorno,
mia nonna è da anni ammalata di Parkinson.
Ormai la malattia sembrerebbe ad uno stadio avanzato ed il neurologo, dato che non ha più riscontri con il Madopar le ha prescritto il Sirio.
Informandomi un po’ ho visto che esiste un farmaco chiamato Duodopa, ma che il medico non ci ha ancora proposto. Secondo lei potrebbe avere maggiori benefici?
La somministrazione di 2 bustine al giorno della papaya (quella costosissima, ma non credo di potere fare il nome in questa sede) può essere utile?
Ho anche sentito parlare di un peptide che è stato scoperto in Israele e del vaccino curativo….secondo lei quanto ci vorrà affinché possano essere disponibili?
Mi scuso in anticipo, ma sa, la speranza c’è sempre.
Buona giornata!
RISPOSTA
Su papaya, vaccino etc. siamo ancora nelle fasi di studi clinici controllati. Per quanto riguarda la Duodopa, trattasi di somministrare la L-Dopa con un catetere direttamente nel duodeno in modo da avere un assorbimento del farmaco più regolare. Vi è una precisa indicazione qualora la risposta alla terapia sia fluttuante nella giornata con prolungati periodi di OFF, cioè difficoltà o impossibilità a muoversi. Credo sia opportuno che ne parli con il suo neurologo. Se tale procedura non viene effettuata nell’ospedale in cui la signora è seguita, chieda di eventuali ospedali vicini, qualora il suo neurologo concordi con l’opportunità di tale terapia, la quale richiede il posizionamento di un catetere attraverso la parete gastrica.