DOMANDA
Gentile professore, sono una donna di 42 anni, fumatrice. Mi hanno diagnosticato una parodontite, diagnosi supportata da radiografia panoramica e Tac specifica (Cone Beam, fatta in altro centro). Ho mobilità ai denti, gengiviti frequenti e, ho già perso un dente e nell’arcata superiore il classico “sventagliamento” di incisivi e denti vicini. Mi sono rivolta a alcuni professionisti e qui sono cominciati i problemi. Nel primo caso mi è stata fatta una pulizia manuale di 15 minuti, e in pratica proposto una serie di avulsioni e alcune protesi mobili. Dalla Tac risulta che io non abbia più osso adatto a trapianti importanti (cosa confermata anche da un mio parente dentista, ormai in pensione, di cui mi fido perchè non ha alcun interesse economico verso il mio caso). Ho cominciato una terapia presso una noto network per la cura della parodontite, che utilizza anche il laser. Documentandomi ho avuto pareri molto discordanti. Preciso che la terapia laser mi è stata proposta insieme a una serie di quasi otto sedute di igiene dentale classica, compresa la levigatura radicolare a cielo chiuso e splintaggio di alcuni denti, oltre a tre avulsioni che persino io, che non sono dentista, approvo. Quindi il laser non come unica terapia. In più ho chiesto (io) un secondario “intervento” per ridare estetica agli incisivi superiori, cosa che mi sta creando molti problemi personali e sociali. Le chiedo un parere spassionato. Io credo che sedute intensive di pulizia classica siano indispensabili, sul laser invece ho qualche dubbio, anche se il costo incide solo del 10% su tutto il trattamento proposto. Sono scoraggiata perchè nel primo centro un medico mi ha proposto una cosa, un altro il contrario e mi ha anche dato i riferimenti di una terza persona (ma mi raccomando, non lo dica al dr. X) per un impianto TOTALE senza neanche avere visto la Tac… La ringrazio in anticipo per la sua attenzione.
RISPOSTA
Gentilissima,
mi scuso per il ritardo della risposta.
Le domande in questo blog vertono molto spesso sull’utilizzo del laser e la mia risposta è sempre la stessa, faccio in realtà eco alle società scientifiche quali la Società italiana di Parodontologia ed implantologia e l’Accademia Americana di Parodontologia: quando utilizzati in associazione alla levigatura radicolare (terapia meccanica), non esiste evidenza scientifica che si abbia beneficio ulteriore rispetto alla sola terapia meccanica. Pertanto la cosa più importante è la decontaminazione delle superfici radicolari. Buona giornata
Prof. Filippo Graziani