DOMANDA
premesso che mi permetto di disturbarla perchè navigando su internet alla
ricerca di infornazioni ho individuato la sua posizione nell’ambito delle
eccellenze offerte dalla sanità italiana;
recentemente (15 gg) mentre giocavo a calcetto dopo anni di inattività mi sono
infortunato al piede dx;
la diagnosi dopo rx ed ecografia è la seguente: parziale lesionedella
giunzione mio-tendinea del piede dx
la cura proposta e che sto tentando di rispettare è la seguente: utilizzo di
rialzo calceneare di 2 cm, ghiaccio e antidolorifici al bisogno per 6
settimane; divieto di attività sportiva per 8 settimane; a distanza di 15 gg
zoppico ancora e provo dolore solo durante la deambulazione;
mi domando se è consigliabile un secondo consulto e se gli interventi proposti
siano adeguati al caso in generale;
cordiali saluti
mauro
RISPOSTA
Dalla sua storia non si rileva di quale giunzione miotendinea stia parlando. Dal consiglio di rialzo calcaneare comprendo che forse trattasi del tricipite surale alias interessamento del passaggio mio tendineo dell’achilleo.
Mi sembrano corretti i suggerimenti e le tempistiche proposte da chi l’ha in cura,aggiungerei che di solito la genesi e’ legata spesso ad un piede cavo-varo-supinato e pertanto potrebbe essere utile un plantare previa impronta,volto a meglio distribuire i carichi alla pianta del piede e che con una virgola calcaneare possa scaricare il retropiede.
La rimetto comunque ad una valutazione specialistica per confermare quanto da me suggerito.