Pastina nella pappa oppure no?

    DOMANDA

    Caro dottore,le scrive la nonna di una bambina di nove mesi, peso 8,5 kgr a altezza 70 cm circa, allattata al seno, che vive in Grecia.
    Mi preoccupa il suo menù giornaliero, dato che rifiuta il latte artificiale sostituendolo con yogurt bianco.
    Le sarei grata se mi indicasse approssimativamene quanto yogurt carne o pollo o pesce, dovrebbe mangiare al giorno, bevendo ancora il latte materno solo di notte più volte.
    E se deve aggiungere la minestrina nella pappa dato che il pediatra greco ha ordinato solo le verdure con l’aggiunta di patate.
    Devo anche sottolineare che la bimba non ha ancora stabilito un fisso orario e frequenza dei pasti.
    La ringrazio.
    Nonna Lola.

    RISPOSTA

    Cara Nonna Lola,
    le misure che mi descrive della sua nipotina sono sostanzialmente corrette; consideri che un bambino allattato al seno ha misure “più contenute” rispetto ad uno allattato artificialmente.
    Lo yogurt è un ottimo sostituto del latte vaccino, che peraltro a quest’età e fino ai 12 mesi andrebbe assolutamente evitato. Perciò la scelta di darle lo yogurt è assolutamente congrua, anche perché, essendo molto più saziante, se ne richiede di meno. Diciamo che una porzione di circa 100-125 g sarebbe perfetta, perché non la sovraccarica di proteine. Quanto alle porzioni di carne/pesce, a quest’età sono molto contenute, circa 20 g di prodotto fresco, 3-4 volte a settimana per ciascuno, da alternare dunque con uova (1-2 volte), formaggio (20 g, 2-3 volte), e legumi (30 g se secchi, 90 se freschi, 4-5 volte).
    Per la parte che riguarda i carboidrati, patate e pastina o semolino o couscous forniscono tutti degli amidi, dunque sarebbero intercambiabili, tuttavia è importante introdurre alimenti a base di cereali, sia per introdurre il glutine mentre la bimba sta ancora prendendo il latte materno (pare che quest’accoppiamento sia protettivo nei confronti della celiachia, sempreché vi sia un rischio in questo senso), sia soprattutto quando si utilizzano i legumi come sorgente proteica, poiché sia legumi che cereali sono carenti ciascuno di uno specifico aminoacido, e l’accoppiata cereali + legumi rende le proteine di elevato valore biologico, cosa che non succede se mangiassimo pane da solo o legumi da soli.
    Spero di esserle stato utile e di aver fugato alcuni dei suoi dubbi.
    Un caro saluto
    Prof. Andrea Vania – Pediatra Nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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