paura del confronto e del giudizio altrui

    Pubblicato il: 14 Luglio 2013 Aggiornato il: 14 Luglio 2013

    DOMANDA

    Sono una ragazza di 22 anni da piccola molto allegra espansiva ed esibizionista poi un fatto alle elementari dove ho raccontato bugie mi ha cambiata: sono diventata introversa e taciturna e questo mi ha fatto molto soffrire soprattutto quando è arrivata l’adolescenza. Avevo un’amica a cui non potevo mai dire no vivevo con la paura di litigare e di perderla e questo è avvenuto due anni fa quando si è fidanzata e mi sono sentita liberata nel frattempo mi sono legata ad un’altra ragazza tutto bene finchè mi sono fidanzata e lei fidanzata da tanto è cambiata: non ci scriviamo più tutti i giorni e non parliamo più davvero quando usciamo con il mio fidanzato lo ignora e ogni pretesto è buono per criticarlo per dirmi che adesso sembro sposata se lo chiamo siamo esagerati e io sono tornata nell’ansia di prima ho paura di litigare e di perderla e qualunque cosa faccio qualsisi cosa per dirgli di si ho anche litigato varie volte con il mio fidanzato per uscire con lei salvo poi dirmi che andava dal suo ragazzo e io mi sentivo sempre più scema e stronza nei confronti del mio fidanzato che nel frattempo soffe la situazione e non sopporta più le mie paranoie e la mia sottomissione a lei che però in pratica fa la sua vita fregandosene di me. io sto male perchè so che il suo comportamento non è giusto ma faccio finta di non vederlo ma soprattutto il mio è sbagliato non voglio più litigare con il mio fidanzato ma non vorrei neanche perdere la sua amicizia. vorrei un consiglio se puoi grazie!

    RISPOSTA

    Cara Elisa,
    quello che lei descrive è proprio paura di essere abbandonata, come se avesse imparato da piccola a rinunciare ad essere se stessa per mantenere le relazioni. Questo è un costo emotivo alto per lei. Io sono dell’idea che a volte il confronto con gli altri che hanno idee e comportamenti diversi dai nostri , aiutino a crescere. Quindi non cerchi di evitare il conflitto o la discussione per affermare quello che pensa, non è sottomettendoci agli altri che veniamo rispettati di più. Se desidera rispetto dagli altri deve essere lei per prima a rispettare se stessa, altrimenti nella vita le persone cercheranno di averla sempre vinta su di lei. Degli amici si accettano pregi e difetti e limiti, ma deve essere uno scambio reciproco, non unilaterale.
    Con Affetto
    Dr.Patrizia Frongia

    Patrizia Frongia

    Patrizia Frongia

    Psicologa consulente presso la Asl di Milano. Psicoterapeuta specializzata in terapia sistemico-relazionale, si è perfezionata in psicopatologia forense presso l’Università degli Studi di Milano e ha conseguito un master in consulenza sessuologica.
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