DOMANDA
affetto da diabete mellito in seguito ad un interevento al cuore di triplice bypass nel 2002, il diabete è diventato cronico , sono riuscito con le cure del diabetologo ad arrivare ad una curva glicemica di 6,5 arrivando in alcuni casi ad una ipoglicemia ddel valore 60 , con conseguente svenimento di cui non conosco la durata vivendo da solo. Impaurito ho smesso la cura ed ho vissuto dal 2009 con l’iperglicemia. La retina è anocora salva, ho perso tutti i denti, la microneuropatia avanza , nonostante una intensa attività fisica gli arti posteriori mi stanno abbandonando, in italia una assistenza psicologia per diabetici non esiste, nei centri diabetologi e nelle strutture ospedaliere. Cosa mi consigliate.
RISPOSTA
Il controllo delle glicemie nel paziente affetto da diabete mellito non è sempre semplice. L’uso dei farmaci ipoglicemizzanti orali e della insulina è infatti spesso associato al rischio di ipoglicemia, una riduzione eccessiva cioè dei valori glicemici che comporta sintomi quali tremori, sudorazioni, confusione, difficoltà visive fino alla perdita di coscienza. Negli ultimi anni sono stati immessi nel mercato diversi nuovi farmaci ipoglicemizzanti con un meccanismo d’azione che riduce in modo significativo il rischio di ipoglicemia. Il mio consiglio quindi è quello di affidarsi ad un buon centro specialistico di diabetologia perchè identifichi la miglior terapia ipoglicemizzante in grado di controllare le glicemie in modo efficace senza aumentare il rischio di ipoglicemia. Solo dal controllo delle glicemie si può evitare la progressione delle complicanze croniche che lei riferisce. In questi stessi centri la sapranno indirizzare anche, se necessario, verso specialisti in grado di fornirle quel supporto psicologico di cui sente necessità.
