Paura di fulmini

    Pubblicato il: 24 Dicembre 2014 Aggiornato il: 24 Dicembre 2014

    DOMANDA

    Ill.mo Dottore,
    sono un ragazzo e Le scrivo per chiederLe come spiegarmi ed affrontare un problema che va aggravandosi.
    Ho 25 anni, e dopo averne trascorsi 20 senza avere timore alcuno dei fulmini, 5 anni fa vissi un’esperienza traumatica nel veder cadere un fulmine a pochi metri da me in piena notte e mentre ero completamente solo e isolato. Ho un vago ricordo dell’episodio; in precedenza vissi situazioni analoghe, ma non mi avevano segnato così.
    Difatti, da allora, evito di uscire di casa se ci sono fulmini anche in lontananza, se è notte. Ciò, chiaramente, mi preclude molte attività, quando devo uscire “per forza” ed è buio ho un forte senso di ansia che sta diventando davvero insopportabile e, soprattutto, incomprensibile ai più.
    Visto che col temporale esco tranquillamente se è giorno, ho capito che la mia paura non è del fulmine inteso nel senso della sua pericolosità, ma del “flash” improvviso. Infatti, stessa cosa ormai riguarda i suoni e tutto ciò che ha come comune denominatore il fatto che devono accadere ma non so precisamente in quale istante esatto.
    Pensi, sto male (davvero) quando devo aspettare una telefonata o che suoni il campanello quando aspetto una visita, o se sono ad una festa in cui ci sono dei palloncini che possono scoppiare o se un cane è dietro ad un cancello e potrebbe abbaiare (se è randagio ed è vicino a me sono tranquillo, non temo nient’altro).
    È una follia vivere così, ma non ci capisco nulla. Mi aiuti, La prego.
    Cordialmente, Mike.

    RISPOSTA

    Caro Mike,
    da quanto mi dice, potrebbe aver sviluppato una cosiddetta “reazione da stress post-traumatico”. In pratica, il ricordo di un evento che la ha molto spaventata potrebbe continuare a tormentarla, attivando una reazione di spavento in tutte quelle situazioni-stimolo che possono in qualche modo ricordarle o ricollegarsi all’evento che la ha traumatizzata. Per verificare questa ipotesi, la cosa più opportuna è rivolgersi ad uno psicoterapeuta, possibilmente qualificato nella terapia specifica dei traumi con la tecnica dell’EMDR, una tecnica di desensibilizzazione dei ricordi traumatici. Insieme ad un esperto, potrete anche cercare di capire se c’è una pregressa vulnerabilità al trauma, cioè in pratica come mai questo singolo episodio abbia avuto un impatto così forte e duraturo su di lei.
    In ogni caso, si rivolga ad un esperto; queste cose si curano, ma difficilmente passano da sole.
    Buona giornata
    Maurizio