Paura di volare….

    Pubblicato il: 12 Maggio 2013 Aggiornato il: 12 Maggio 2013

    DOMANDA

    Salve, vedendo il suo sorriso sono stata colpita e ho deciso di sottoporle la mia paura, 13 anni fa ho sofferto di attacchi di panico dovuti a situazioni familiari legate ai miei due figli piccoli con molti problemi, sono stata curata con armaci e con una psicoterapia cognitiva comportamentale, gli stesse si sono presentati 5anni fa in seguito alla separazione da mio marito e dall’abbandono di mio figlio di 12 anni mi son rivolta alla mia vecchia psicologa e tutto e’ tornato nei limiti, dopo due anni son tornata insieme a mio marito e ai miei figli e abbiamo cambiato casa tutto ok fino ad ora, circa 10 giorni fa ho prenotato con entusiasmo un viaggio a Barcellona partenza 23 maggio, tutti noi e mia sorella e compagno, ero super felice i primo viaggio di nuovo tutti insieme ma, ora ho improvvisamente una fobia dell’aereo legata al fatto che ho il terrore di avere un attacco e nn poter fuggire, questa cosa mi sta facendo vivere le giornate con ansia e ad avere qualche piccolo attacchino ma nn vorrei rinunciare, ho preso più volte l’aereo prima del mio primo attacco e ricordo tutto come molto piacevole, non voglio rinunciare anche perché mio figlio piccolo di 16 anni e’ la prima volta che lo prende e lui e’ al settimo cielo diciamo che tutto e’ partito da lui che ce lo ha chiesto con molto entusiasmo e poi non voglio diventare una reclusa, sono una donna di 40 anni molto attiva sono una docente sempre sorridente e molto amata e stimata. Le chiedo consiglio e aiuto la ringrazio

    RISPOSTA

    Carissima il suo percorso é stato utilissimo per affrontare i momenti di crisi e di cambiamento, ma forse é necessario risolvere un suo problema più profondo legato alla sua paura di essere felice. Di solito questo tipo di risposta è collocata nei nostri ricordi infantili che se non risolti continuano a inframmetter si con la loro memoria emotiva tra noi è la nostra realtà. Prenda l’aereo cerchi cognitivamente di separare il fatto reale di non pericolo da quello emotivo, ma poi continui il suo percorso di psicoterapia