DOMANDA
Caro Professore,
ho letto le sue risposte sulle superstizioni dei bamnini: anche mio figlio è dodicenne e anche lui da qualche mese ha , ciclicmante, delle superstizioni o rituali: tre volte porta bene, sei male, toccare tre volte: è sereno abbastanza per il resto ma io ho paura che possa diventare ossessivo : queste cose pososno essere normali in adolescenza e svaniranno? Grazie tante
Mariella -Cagliari
RISPOSTA
Gentilissima, suo figlio è dodicenne e da qualche mese ha, ciclicamente, alcune “superstizioni o rituali”. Può diventare ossessivo? Questa la sua paura. Questi comportamenti di suo figlio “possono essere normali e svaniranno”? Questa la mia risposta. I comportamenti e i pensieri (idee, rappresentazioni, atteggiamenti, ecc.) cosiddetti ‘magici’ e/o ritualizzati sono propri di molte specie animali (oche, gatti, cani, scimmie, gorilla, ecc.) fra le quali gli umani. Negli umani tali comportamenti e pensieri (fra i quali anche le emozioni, paure, preoccupazioni, desideri che vi si accompagnano) risultano massimamente sviluppati rispetto a tutte le altre specie viventi. Perché? Molte ipotesi sono in gioco. Fra tutte mi sembra la più plausibile, vera, quella che sostiene che gli umani hanno la proprietà, la caratteristica di essere dotati di capacità rappresentative e di cambiamenti, sviluppi mentali fin dalla nascita. I comportamenti e i pensieri magici, rituali sono connessi alle capacità rappresentative e ai cambiamenti mentali. Quindi i comportamenti e i pensieri che lei osserva in suo figlio sono del tutto ‘normali’. E dunque, le sue paure e preoccupazioni non hanno ragione di proseguire. Svaniranno questi comportamenti e pensieri? Le ricerche sugli adulti a questo proposito non sono così accurate e specifiche come quelle sugli esseri umani dalla nascita fino all’adolescenza. Ma da quello che si può capire da varie fonti di studio (non solo la psicologia, le neuroscienze, ma anche l’antropologia, l’etnologia ecc.) i pensieri magici e rituali, molto meno i comportamenti (anche se diversi lo sono), continuano a permanere per tutta la vita, forse intensificandosi nei periodi vicini alla morte dei soggetti. Quindi la sua domanda “svaniranno?” ha questa risposta: no. Questo però non significa che suo figlio diventerà ossessivo. Non è stata dimostrata alcuna relazione fra comportamenti magici e/o rituali e diventare ossessivi. Questo non esclude che un soggetto che presenti comportamenti e pensieri rituali possa diventare ossessivo. Non è detto però che lo diventi necessariamente. Nei soggetti ossessivi si osserva sistematicamente la presenza di comportamenti e di pensieri rituali, magici. Probabilmente questo fatto ha indotto le persone a credere (falsamente) che tali comportamenti e pensieri siano necessariamente legati a quanto avviene nell’infanzia e/o nell’adolescenza. Ma non è così. E’ possibile che questo avvenga , ma non è sicuro che succeda. Anche a questo proposito, il mio consiglio è che lei sia serena, non si angusti per una possibilità. Per farle un esempio paradossale, ma significativo, è come se le persone vivessero con la paura di morire. Morire è una cosa certa. Ma non si può vivere costantemente sotto l’angoscia che un giorno o l’altro moriremo. Nel caso specifico dei soggetti ossessivi non è così. Alcune persone lo sono, ma altre no. Il diventarlo dipende da molte cause. Ma non è detto che i bambini e poi gli adolescenti che hanno comportamenti e pensieri magici e/o rituali diventeranno di sicuro dei soggetti ossessivi. E’ possibile, ma non è certo. La conclusione è che lei sia serena sul futuro di suo figlio. Soprattutto perché con i suoi atteggiamenti sereni aiuterà suo figlio nella difficile impresa di diventare adulto. Ed è di questo aiuto che suo figlio (come tutti i figli e le figlie) hanno soprattutto bisogno per crescere, diventare grandi. Le paure dei genitori sono fra i peggiori ‘veleni’ che inquinino crescite sane. Proprio come buoni terreni fanno crescere piante sane, mentre cattivi terreni producono piante malate. Tantissimi auguri per lei e il suo meraviglioso figlio, Luigi Aprile