DOMANDA
egregio prof.Emanuel Mian,
le scrivo perche’ mi sto accorgendo che la mia fobia mi fa vivere molto male. e’ la fobia dei ladri,sono gia’ entrati in casa quando per fortuna non ero presente,hanno preso poco perche’ l’allarme era in funzione ma non si sono spaventati, sono entrati di mattino verso le 9.
il mio vicino ha sentito l’allarme e ha visto l’auto che si allontanava.
abbiamo messo pure un altro allarme in giardino cio nonostante la mia paura e’ diventata “terrore”. quando andiamo in vacanza io ho sempre nella mente i ladri e non riesco a stare calma e a godere la vacanza.
a seguito di questo soffro fisicamente con mancanza di respiro,tachicardia.ho paura e sto vivendo malissimo. cosa posso fare per poter stare tranquilla? farei qualunque cosa perche’ mi accorgo che sto vivendo molto ma molto male.la ringrazio dell’aiuto che vorra’ darmi . mari
RISPOSTA
Gentile Mari,
la sua paura rispetto alla possibilita’ che ci siano i ladri in casa sua anche in questo momento ha un suo “perchè”.
E’ accaduto che realmente dei ladri venissero a farle visita inaspettata e non gradita e che violassero cio’ che ha di piu’ caro: la sua intimità.
Potrà inserire allarmi su allarmi, ma questo non vieterà a qualcuno di provare ad entrare a casa sua e, sebbene sia spiacevole per me riferirglielo, è nella nostra natura umana accettare un grado di imprevisto.
In questo preciso momento potrebbero esserci dei ladri in casa di ognuno di noi, sia con la nostra presenza, che in nostra assenza.
E’ un rischio che dobbiamo correre, rimanendo pero’ realisti sulle possibilita’ che questo accada e sul danno che questo puo’ farci.
Sia riguardo la nostra incolumita’ e dei nostri cari, sia per cio’ che concerne i nostri averi e cio’ che potrebbe interessare un malvivente intrufolatosi in casa nostra.
SI chieda, quando i pensieri si fanno piu’ fitti: “sono davvero certa che questo possa accadere sicuramente in questo momento? se anche accadesse quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe succedere?”.
Questo per iniziare a fronteggiare la preoccupazione caotica, con una piu’ strutturata e razionale.
In questo momento pero’, dalla paura siamo passati al pensiero intrusivo, cioe’ difficile da scacciare anche quando lei è in vacanza e potrebbe rilassarsi e godersi un meritato riposo.
Inoltre, ci sono dei sintomi molto simili a crisi d’ansia quando non a veri e propri attacchi di panico che qui non posso, non vedendola di persona, diagnosticare e trattare.
Su questo, se dovesse permanere, e’ importante ci lavori sopra con calma e con l’aiuto psicologico/psicoterapeutico.
Unicamente pero’, se questi pensieri non le danno tregua e non le permettono di fare tutte le attivita’ che faceva prima dell’episodio che ha scatenato tutto cio’, e vale a dire l’esperienza traumatica della violazione di casa sua.
Non mi dice se gia’ precedentemente aveva timori simili o legati all’ansia e preoccupazione.
In questo caso, potrebbe essere utile qualche esercizio di rilassamento e di gestione di un pensiero alternativo a quello catastrofico.
Cosa che per forze di cose non posso illustrare in questa sede.
Le auguro buona vita e ricordi le due domande che le ho consigliato di porsi.
Hanno un loro “perche'”.
Emanuel Mian