DOMANDA
Gent.ma dottoressa, ho una bambina di 30 mesi. So che è il periodo, ma da un pò di tempo manifesta delle paure “irreali” che la bloccano quando siamo a casa, non riesce a star da sola in una stanza, mi viene sempre dietro, ma soprattutto quando ci mettiamo a letto (lei nel suo lettino accanto al nostro) comincia a dire che ha paura e che vuole venire in mezzo a noi. Cerco di rassicurarla cantando delle canzoncine, ma ci vuole molto tempo affinchè si rilassi e rimanga nel suo lettino. Certe volte mi irrigidisco alzando un pò il tono della voce; non so come comportarmi, vorrei renderla più libera da queste paure. Come posso fare? Ringrazio per il gentile riscontro e porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Cara mamma,
in questi casi è fondamentale innanzitutto lo stato d’animo di voi adulti nei confronti della bambina.
Abituarla a rimanere nel suo lettino è importante, ma ancora di più lo è il modo in cui da mamma lei riesce a tranquillizzarla… essendo innanzitutto lei serena nel mettere in atto le proprie scelte!
Mi spiego meglio: se per lei sentire piangere o lamentarsi la piccola è poco tollerabile, e si sente in qualche modo “cattiva” a non farla venire nel lettone, allora sarebbe meglio trovare soluzioni più morbide alla sola consolazione. Se, invece, lei è abbastanza sicura di sè, di poter tollerare che la bimba si lamenti un po’, ed è fiduciosa del fatto che il momento di crisi passerà, allora le consiglio di continuare a lasciarla nel suo lettino trovando modalità alternative per consolarla.
Sarebbe meglio evitare di alzare la voce, mentre un tono fermo può essere rassicurante, offrendo la possibilità a sua figlia di interiorizzare una figura adulta che le dia sicurezza… mentre nel contempo si occupa di lei in maniera affettuosa!