pensieri automatici negativi che portano tristezza

    Pubblicato il: 23 Gennaio 2011 Aggiornato il: 23 Gennaio 2011

    DOMANDA

    Dall’età di 11 anni, ho disturbi psichici periodici che mi provocano tristezza. Questo avviene ogni 5-6 anni dura circa 2-3 mesi inizia d’autunno permanendo sino a primavera. Al di fuori mantengo un accettabile equilibrio psichico. Inizia quando da solo penso involontariamente alla mia vita. Altri fattori sono il clima piovoso, l’imbrunire quando tutti si ritirano e sembrano pensare soltanto a sè stessi. Rifletto: ma se capitassi qui, con questo tempo infame, col buio incombente, senza un soldo, senza una casa, senza lavoro, senza una conoscenza e senza appoggi di nessuno, chi mi aiuterebbe? Dovrei quasi morire qui fuori? La solitudine mi invade anche perchè penso che tutti si muore, si invecchia ci si ammala e si scompare dimenticati da tutti e prima di noi molti dei nostri cari ed amici. Sembrerebbero sintomi depressivi ma non ho disturbi dell’alimentazione, del sonno, sessuali e dell’azione, infatti vivo in famiglia e lavoro normalmente, la mia sofferenza è tutta psicologica!!

    RISPOSTA

    Quello che si può fare in questi casi è seguire un certo percorso facile da suggerire ma difficile da applicare: non respingere la tristezza ma accettarla dolcemente. Chi riesce fa un grande passo avamti nella organizzazione della propria vita.

    Un’altra strada possibile è quella di cercare di tradurre il proprio stato d’animo in una metafora. Se lavorando in questa direzione si trova una metafora che corrisponde in pieno al proprio vissuto questo dovrebbe fornire un benessere immediato.

    Piero De Giacomo

    www.pierodegiacomo.it