Perché a scuola non rendo più come prima?

    DOMANDA

    Salve dottoressa, io sono una ragazza di 17 anni e faccio la quarta superiore. Fino alla terza ho sempre avuto bei voti ed una media dell’ 8/9. Studiavo tanto ma la cosa non mi pesava, ero soddisfatta dei miei risultati e i miei genitori erano fieri di me. Da quest anno però le cose sono cambiate. Sembra che tutto quell’interesse nello studio che avevo sia svanito. Sono peggiorata e ho un debito. Non è una situazione grave, ma per me, che pretendo sempre il massimo, lo è. Sono una di quelle persone che vuole che sia tutto perfetto, e non mi concedo neanche un errore. Con lo scarso rendimento di quest anno sento di aver deluso me, per prima e poi anche i miei genitori. Ho sempre questo senso di angoscia dentro, mi sento una fallita e tutto ciò non mi permette di vivere serenamente questo anno scolastico che sta per finire. Cerco di studiare e di impegnarmi ma ho sempre dentro questo senso di insoddisfazione che mi blocca. Come posso fare per tornare ad essere serena ed a impegnarmi per recuperare il debito? Grazie

    RISPOSTA

    Cara Sofia,
    comprendo il tuo stato e la tua preoccupazione, visto che ti definisci una ragazza che cerca sempre di dare il massimo ed essere perfetta.
    Però penso anche che le cose non accadono per caso e che probabilmente questo periodo di calo di rendimento sia un “sintomo” che ti segnala che qualcosa non va e che tutta questa ricerca di perfezione non solo ti sequestra continuamente energie, ma sta anche a coprire un’insicurezza più profonda. E, come molti sintomi, risulta anche molto utile, se viene ascoltato.
    È come se tu, per valere ed essere considerata ed amata, dovessi sempre essere al top; in caso contrario avverti un senso di delusione (in te e negli altri) e di fallimento, che poi ti provoca insoddisfazione ed angoscia.
    Dovresti pensare che un’imperfezione, così come a volte un debito a scuola, sono il passaporto giusto per entrare nel mondo dell’adultità e della normalità. La perfezione è l’illusione dei bambini insicuri e dipendenti.
    Cerca di metterti per un periodo nell’ottica di accettarti “imperfetta”, per sperimentare che non succederà nessuna catastrofe e che chi ti vuole bene continuerà a volertene. Cerca di far scorrere per un po’ di tempo le cose, esigendo meno da te stessa. Poi vedi come va. Metti in conto all’inizio un po’ di paura e di disorientamento. Pian piano le cose dovrebbero migliorare. Se questo non avvenisse, se proprio non ce la facessi e se continuassi ad avvertire angoscia, allora, ma solo allora, cerca un aiuto psicologico per capire i motivi di questa tua insicurezza e per essere aiutata a diventare un pochino più forte senza bisogno di dover sempre pagare il prezzo della “perfezione” a tutti i costi.
    Se vuoi, fammi sapere.
    Un saluto
    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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