DOMANDA
Buonasera.. Le scrivo perchè mi serve un consiglio URGENTEMENTE. Ho 20, sono una ragazza fidanzata con un uomo di 29, stiamo insieme da due anni. Ci amiamo molto e la nostra vita sessuale è più che soddisfacente.. Per questo non mi spiego il bisogno che avverto spesso di masturbarmi e guardare video porno. Lo faccio spesso, e puntualmente me ne sento in colpa. Il mio fidanzato non li guarda, lo so per certo, e se sapesse che io lo faccio mi lascerebbe perchè la considera una cosa oscena: quindi ho dei rimorsi pazzeschi e mi verrebbe da dirglielo ma non voglio rovinare il nostro rapporto.
Come posso fare per non dirglielo in un momento di sensi di colpa (in cui mi verrebbe da confessarmi)?
E come fare a smettere? Mi sento tremendamente sporca, e il mio ragazzo mi crede una brava persona, se solo sapesse..
RISPOSTA
Gentile giovane Lettrice, come lei certamente sa, le ragazze non sono sempre state educate ad essere coscienti appieno degli aspetti della loro sessualità. Quando li scoprono a volte si spaventano, mentre ogni donna dovrebbe conoscere a fondo il proprio corpo e sapere cosa realmente le fa provare piacere. Probabilmente l’immaginario pornografico, al quale non sa rinunciare, a cui ricorre spesso per masturbarsi l’appaga di più dell’atto sessuale d’amore che vive col suo fidanzato. Bisognerebbe capire se lei si trattiene nel timore di fare cattiva impressione piuttosto che esprimere liberamente il suo trasporto erotico al partner e, se succede, che cosa glielo impedisce. A volte è proprio il tipo di relazione, non così complice, che rende la spontaneità difficile. Inoltre la trasgressione “solitaria” permette di liberare quella parte “istintuale” di disinibizione non accettabile da codici culturali, sociali e religiosi, tanto che spesso lasciano un senso di colpa. Mantenere l’autonomia solitaria del proprio piacere potrebbe essere una difesa da un coinvolgimento emotivo troppo spiazzante. A mio parere, l’espandere un desiderio solitario arricchendolo con la complicità del partner potrebbe essere un ulteriore collante nel rapporto d’amore della coppia, un altro modo di donarsi reciprocamente. Bisogna tuttavia anche rispettare i tempi e le convinzioni altrui. Ci provi, e se del caso, si rivolga ad uno/a psicosessuologo. Cordialmente, Gabriele Optale Direttore Centro Regionale Veneto per i disturbi sessuali ASL 12 Mestre.