Perchè mio marito non mi perdona un non-tradimento

    Pubblicato il: 4 Giugno 2011 Aggiornato il: 4 Giugno 2011

    DOMANDA

    Io le chiedo Dottoressa..é possibile, a distanza di due anni, non saper perdonare una semplice sbandata di testa e non fisica, dopo essere cresciuti assieme ed essere stati tanti anni assieme? Può un uomo covare così tanta rabbia per così tanto tempo per un qualcosa che non è mai successo? Può arrivare a tanto l’orgoglio maschile? E se si, prima o poi tornerà in sé oppure questo è un tempo sufficientemente lungo per gettare la spugna e non tentare più di essere perdonata? é normale sentirsi dire di essere ancora “in prova” dopo così tanto tempo? Ed è normale non ricevere mai un gesto d’affetto perchè “le cose son cambiate”?Significa che le cose non torneranno mai più come prima? Io continuo a sperare, in nome del grande amore che provo, che la situazione cambi, che da un momento all’altro arrivi un bacio inaspettato, e nel frattempo continuo a dargli e dimostrargli tutto l’amore di cui sono capace. Faccio bene a lottare o dovrei arrendermi all’eventuale evidenza che la storia è finita?

    RISPOSTA

    Gentile lettrice,

    si arrenda all’evidenza di ciò che mi scrive! Suo marito tiene il punto a prescindere da ogni sua dimostrazione e sembra capace di poter continuare così all’infinito…

    Faccia quindi un passo indietro e con decisione. Glielo comunichi e aspetti fiduciosa: di solito un uomo quando sente di perdere una persona importante prima cerca di mantenere la posizione assurda che ha preso ma poi per fortuna crolla e si rende conto dell’irrazionalità totale che ha inflitto al vostro rapporto! Questo però avviene solo se lei resta dispiaciuta ma ferma nella comunicazione di voler rinunciare a questa rincorsa dopo aver tentato di tutto!

    Le auguro una buona ripresa!

    prof Chiara Simonelli

    Chiara Simonelli

    Chiara Simonelli

    Docente di psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma. Nata a Firenze, si è laureata in psicologia all’Università La Sapienza di Roma, dove oggi è professore associato di psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale alla facoltà di psicologia. Fondatrice dell’Istituto di sessuologia clinica […]
    Invia una domanda