Perché non riesco a raggiungere l’orgasmo?

    DOMANDA

    Gentile dottore, sono una ragazza di 19 anni. Da due mesi a questa parte ho cominciato ad avere rapporti sessuali con il mio ragazzo (prima di lui non ho mai avuto rapporti); la prima volta è stata molto dolorosa, in seguito la situazione è migliorata, nonostante persista un leggero dolore al momento della penetrazione. L’atto sessuale in sé è piacevole, ma il mio problema sta nel fatto che non riesco in alcun modo a raggiungere l’orgasmo, né con la penetrazione, né attraverso stimolazione orale o manuale (in particolare, con quella orale non sento assolutamente nulla, mentre quella manuale risulta piacevole ma niente di più) e alla lunga mi stanco. Quello che più mi disturba è che non provo nulla nemmeno attraverso la stimolazione del clitoride (sia che lo stimoli io o lui), anzi, se troppo intensa passo dal non sentire nulla a provare parecchio fastidio. C’è un modo per risolvere questa situazione? Da cosa può essere provocata? Premetto che con il mio ragazzo ho un ottima intesa e che lui si sta sforzando in tutti i modi per cercare di farmi raggiungere il piacere, ma io regolarmente non riesco. È una situazione che sta diventando frustrante sia per me che per lui. Grazie in anticipo per la risposta.

    RISPOSTA

    Purtroppo l’orgasmo per il sesso femminile (al contrario di quello maschile) non è un’esperienza facile e, soprattutto per alcune donne (peraltro del tutto normali, per quanto ne sappiamo, dal punto di vista fisico e psicologico) se oltretutto all’inizio della vita sessuale, il raggiungimento di tale stato non è subito possibile. Talvolta è dovuto al fatto che la donna non si è mai precedentemente masturbata o lo ha fatto molto raramente (senza raggiungere quindi l’orgasmo); nelle donne in genere quanti più orgasmi si sono avuti in precedenza, tanto più facile sarà averne in seguito. Inoltre, in genere l’orgasmo clitorideo (cioè prodotto dalla stimolazione diretta o indiretta del clitoride) per la donna è il più facile da raggiungere, mentre più difficile è quello vaginale (da penetrazione). Di conseguenza, potrà esserle utile cercare di ottenere i suoi primi orgasmi in masturbazione da sola, per poi introdurre solo in seguito il suo partner, ma almeno all’inizio con la stimolazione manuale (non orale, che è troppo debole). Inoltre, tenga presente che spesso (e mi pare anche sia il suo caso, da quanto mi dice), la stimolazione diretta del clitoride per la donna è fastidiosa e quindi controproducente, più efficace è quella indiretta, cioè tramite stimolazione manuale delle grandi labbra (al cui interno del resto vi è una parte del clitoride, il corpo spongioso), che può essere condotta più agevolmente quando queste sono un poco estroflesse, come conseguenza del loro inturgidimento in seguito all’eccitamento sessuale. Un movimento delle dita piatto su di esse, velocemente alternato, spesso è efficace. In caso estremo può essere considerato anche l’aiuto (solo per un certo tempo e fino al raggiungimento dei primi orgasmi) di un vibratore, se lo si accetta. Occorre pazienza e perseveranza, senza però intestardirsi a volerlo ottenere presto e facilmente, e soprattutto a tutti i costi. Se ci si stanca, meglio lasciare perdere per quella volta e cimentarsi in una occasione successiva, senza troppe angosce.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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