DOMANDA
Mia figlia 25enne da mesi è seguita da un fisioterapista. Lei 4 mesi fa mi dice che si è innamorata e anche lui… ma decidono di non fare scelte, lui è sposato con due bambini piccoli.
Da allora i nostri rapporti vanno peggiorando. Non mi interessa fare la figura della provinciale o bigotta ma il pensiero di saperla in una situazione del genere mi ha tolto il sonno. E vedendo le sue bugie, comprensibili dal suo punto di vista, vedendo come è diventata arrogante non riesco più ha comunicare con lei né fare nient’altro. L’una non fa niente per capire le posizioni dell’altra. O meglio nei mesi scorsi abbiamo parlato, litigato, urlato, senza risolvere niente.
Non riesco più ha gestire la mia rabbia ,la paura…
Temo che se una delle due non cambierà atteggiamento le cose si complicheranno, anche perchè mio marito non sa niente di tutto questo e loro (mia figlia e il fisioterapista) sono certi che non parlerò, cosa che oramai mi diventa più difficile fare. Sapere che tre famiglie dipendono anche dal mio silenzio è troppo.
Vorrei un consiglio professionale, prima che combini danni maggiori. Perchè – mi creda – non sopporto più mia figlia e questo mi fa stare male e vergognare. Un giorno lei mi ha chiesto: “Una mamma sta sempre vicino alla figlia?”. Ho risposto sicura: “Sempre” . Non sapevo il perchè di questa domanda, ho sempre pensato che per lei avrei fatto qualsiasi cosa e forse l’ho fatta. Ma giorno dopo giorno il peso diventa insopportabile.
RISPOSTA
Cara lettrice,
mi limiterò a considerare le criticità più evidenti. La prima e più eclatante è che quest’uomo è già impegnato; una seconda criticità è che quest’uomo è il fisioterapista di sua figlia, cioè una persona che dovrebbe fornire cura per professione; ciò significa che quando un fisioterapista tocca una paziente lo fa per aiutarla a risolvere un problema di salute: questo è il patto.
Queste due criticità ne portano con sé anche altre, come ad esempio i segreti tra lei e suo marito, solo per citare la più importante dal punto di vista della sua famiglia.
Limitandoci a queste poche osservazioni, appare già evidente un senso di confusione e di mistificazione nei rapporti che tende ad allargarsi a macchia d’olio. Questo è effettivamente un problema, perché le relazioni per essere sane devono necessariamente basarsi sulla lealtà e sulla chiarezza.
La cosa fondamentale per lei, come madre, è difendere la trasparenza dei rapporti nella sua famiglia. Non avallare una relazione dove “non si fanno scelte”, rimanendo nell’ambiguità e nell’inganno, mi sembra la cosa migliore che lei possa fare. La richiesta di sua figlia di starle vicino sempre e comunque per essere una buona madre è anch’essa confusiva, perché basata sul tradimento di ciò in cui lei crede e che ritiene giusto (e questo sua figlia lo sa). Seguendo la stessa logica, invece, accettare segreti dai quali escludere suo marito in questo senso non è una buona mossa.
Parli con suo marito, stabilite di comune accordo cosa fare, e poi affrontate questa prova con coraggio perché la posta in gioco è alta; il fisioterapista probabilmente passerà, ma rimarrà l’insegnamento sulla lealtà nei rapporti interpersonali.