piano di cura in paziente anziano

    DOMANDA

    Gent.mo Dottore buongiorno,

    scrivo per mia sorella (78 anni) operata (quadrante) per carcinoma lobulare infiltrante, cm 1,6, grado G 2, fattore di crescita < 5%, ormonoresponsivo (100% sia progesterone che estrogeno), margini indenni; 11 su 19 linfonodi positivi. Ci è stato detto che è un tumore “buono”, nel senso che le caratteristiche sono favorevoli. Tutt’altro, a quanto ci sembra, per la metastatizzazione ai linfonodi. Secondo il chirurgo, vista l’età della paziente, sarebbe opportuna la terapia ormonale e la radioterapia; il che ci solleverebbe dagli effetti pesanti di una chemioterapia. Cosa dicono i protocolli ? una volta interessati i linfonodi, le metastasi a distanza sono, come dire, un rischio concreto ? e la chemioterapia ha limitazioni di utilizzo per pazienti anziani ? E, in linea generale, in termini prognostici, è più favorevole una situazione con tumore con caratteristiche favorevoli ma interessamento linfonodale, o un tumore più aggressivo ma con minore interessamento loco-regionale ? Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti Susanna

    RISPOSTA

    In generale l’età non costituisce una controindicazione alla chemioterapia. Dipende dalle condizioni della paziente, ognuno ha una sua età biologica diversa da quella anagrafica.

    Avere 11 linfonodi intaccati significa che con una probabilità superiore all’80% vi è una disseminazione di cellule tumorali in altri organi. Non si può però sapere con certezza se queste cellule daranno origine a delle metastasi o rimarranno silenti per molti anni o per sempre. Fare la chemioterapia dopo l’intervento così come le cure ormonali serve a ridurre il rischio di recidive, ma si può solo fare un calcolo statistico.

    Nel caso di sua sorella, viste le caratteristiche biologiche della malattia, consiglierei anche io di fare soltanto una cura ormonale, che è quella che da una maggiore riduzione del rischio di recidivare. La chemioterapia aggiunge poco o niente e non va fatta adesso.

    Cordiali saluti

    Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    ONCOLOGO MEDICO. Direttore del reparto di medicina e oncologia dell’ospedale di Cremona. Nato nel 1954 a Reggio Calabria, si è laureato in medicina all’Università di Messina nel 1979 per poi specializzarsi in oncologia all’Università di Parma nel 1984. È professore a contratto di oncologia presso l’Università di Parma.
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