DOMANDA
Buongiorno,sono una donna di 52 anni da sempre molto attenta alla mia igiene orale con tartaro inesistente (o almeno non visibile) fino all’anno scorso. Denti belli e lisci.
Da un anno a questa parte (caso strano dopo una seduta di igiene professionale) ho incominciato ad avere una forte deposisizione di placca e tartaro tra il colletto e la gengiva degli incisivi inferiori, lato linguale.
10 giorni fa ho fatto la quarta detartrasi in un anno in quei denti e la situazione è peggiorata perchè placca e tartaro si depositano anche sui canini, sempre inferiori.
Non riesco ad eliminare la placca in questi solchi con lo spazzolino. L’unico modo è con la punta di gomma dello stimolatore gengivale. Sono ossessionata e deprressa da questa eccessiva formazione di tartaro
1a domanda: cosa può determinare questo cambiamento rispetto a un anno fa?
2a domanda: è pericoloso usare la punta di gomma per togliere placca e/o tartaro ancora friabile? Posso procurarmi danni?
Grazie
RISPOSTA
Lo spazzolamento ha l’obiettivo di disorganizzare il biofilm batterico e allontanare i nutritivi .Per farlo in maniera efficace è ideale utilizzare lo spazzolino elettrico oscillante rotante che riesce a pulire anche nelle zone scomode come la zona linguale.Va usato passandolo in maniera lenta come se fosse un lucidatore.Lo stimolatore in gomma non serve per allontanare la placca,ma per stimolare la gengiva,quindi le consiglio di non utilizzarlo.
Per pulire gli spazi interdentali esistono degli spazzolini interprossimali di ultima generazione che,essendo molto piccoli ,sono un valido ausilio per disorganizzare la placca in queste zone così scomode. Può succedere che dopo un anno ci siano dei cambiamenti nella qualità e quantità della saliva che,essendo un valido colluttorio naturale,svolge azione protettiva per i tessuti duri e molli del cavo orale e contrasta la formazione del tartaro.Le consiglio di richiedere al suo dentista e al suo igienista dentale di fare i test salivari per verificare qualità e quantità salivare.Spesso la presenza di malattie sistemiche o i farmaci che assumiamo,per esempio,possono condizionare l’attività salivare,.Se dopo i test si verifica una situazione di inattività della saliva,esiste una linea di prodotti ,collutori e dentifrici adatti . Chieda interventi di igiene professionale con strumentazione delicata e faccia subito dopo la seduta di igiene delle applicazioni di sostanze remineralizzanti come ad esempio la mousse alla caseina.Sarebbe opportuno che utilizzi la sera,prima di spazzolare ,un rivelatore di placca liquido che colora nel cavo orale la presenza di placca ,in modo da tenere sotto controllo l’efficacia dello spazzolamento. Rimanendo comunque a sua disposizione per eventuali chiarimenti,la saluto cordialmente.
Gianna Maria Nardi