placca e tartaro 2

    DOMANDA

    Grazie dottoressa per l’esauriente risposta.

    Mi è rimasto però un dubbio: cosa intende per igiene professionale con strumentazione delicata? Ultimamente mi viene eseguita con strumenti manuali.

    Il tartaro si forma comunque solo sul colletto degli incisivi interni inferiori, tipo mezza luna di colore bianco. L’igienista sostiene che non ho abrasioni o erosioni dello smalto,solo un pò di retrazione gengivale dovuta all’età e spazzolo i denti in maniera corretta. A forza di insistere a pulire, poi irrito i colletti. Forse è davvero un problema di cambiamento della saliva? (non soffro di xerostomia).

    Scusi ancora della mia insistenza. La ringrazio ancora

    RISPOSTA

    Lo spazzolamento deve essere delicato ma efficace,quindi il rilevatore liquido che colora la placca,usato solo la sera,almeno fino a che impara a riconoscere dove disorganizzare al meglio i batteri,sarebbe un valido aiuto.Se c’è presenza di recessioni è meglio usare lo spazzolino elettrico con le setole morbide, poichè ha un meccanismo che blocca le setole in caso di forza non calibrata.Ma se preferisce continuare con lo spazzolino manuale,si faccia aiutare da un colorante di placca.

    La strumentazione deve essere fatta con strumenti poco aggressivi,manuali o meccanici,ma usati con estrema delicatezza,e sulle superfici è ideale applicare delle sostanze remineralizzanti.

    Chieda di fare dei test salivari.

    Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti

    la saluto

    Gianna Nardi

    Gianna Nardi

    IGIENISTA DENTALE. Docente di igiene dentale all’Università la Sapienza di Roma. Laureata in igiene dentale e in scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali, ricercatore all’Università La Sapienza di Roma, insegna nei corsi di laurea in igiene dentale a Roma, Modena e Milano. È stata socia fondatrice e presidente dell’Aidi, Associazione igienisti dentali italiani.
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