placca fifrocalcifica sull’ACE del 40%

    DOMANDA

    Egregio Professore,

    Ho 68 anni e recentemente ho effettuato una visita cardiologica comprendente: ECG-ECOCARDIO e ECO-TSA.

    L’esito è stato il seguente:
    All’E.O. paziente eupnotico, decubito indifferente, polso ritmico, no soffi udibili, MV valido, non edemi declivi.
    ECG: ritmo sinusale a 76 bpm. Conduzone AV nei limiti . BBDx. Alterazioni aspecifiche ST-T.
    ECOCARDIO: Ventricolo Sx di normale dimensioni (DTD 46. 6mm – VTD 80 ml) e spessori parietali aumentati (SIV 13.1 mm e PP 10 mm). Aorta ascendente nei limiti (bulbo 36 mm). Valvola aortica tricuspide, con apertura conservata e continente. Funzione sistolica nei limiti (FE 60%). Apparato valvolare mitralico con insufficienza di grado lieve. Sezioni destre nei limiti. Pericardio indenne.
    DOPPLER: IM lieve. PAPs nei limiti.
    ECO-TSA: ispessimento medio-intimale diffuso. A Sx nulla da segnalare. A Dx presenza di placca fibrocalcifica sull’ACE ostiale determinante del 40% senza accelerazioni di flusso.
    In base a questi esiti, vista la mia età (68 anni e assumo farmaci per la tiroide, ipertensione, un protettore per lo stomaco e un integratore per la prostata più clopidogrel per la placca, Xatral per prostata e vescica e sinvacor per colesterolo) può gentilmente dirmi in che condizioni si trovano le mie arterie e il cuore? E se debbo fare altre indagini?

    Ringraziandola anticipatamente le invio cordiali saluti,

    RISPOSTA

    Direi che può stare abbastanza tranquillo Al cuore c’è solo un moderato ispessimento del setto che assieme al reperto di alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione configura il quadro delle lieve cardiopatia ipertensiva. Per il resto non c’è altro. Al TSA c’è un ispessimento medio intimale, di cui non viene segnalata l’entità, ma che comunque può essere ascrivibile alla stessa causa e comunque non pericoloso. Come non pericolosa è una placca dura che provoca una stenosi lieve-moderata a carico per altro di un’arteria (la carotide esterna) che non porta direttamente sangue al cervello. La cura mi sembra corretta e comunque va concordata con il Curante. Saluti

     

    Agatino Manganaro

    Agatino Manganaro

    Nasce a Messina dove si laurea e specializza in Cardiologia. Si perfeziona in Angiologia all’Ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna Già Professore di Malattie Cardiovascolari e Direttore del Corso di Specializzazione postlaurea in Diagnostica Angiologica e Flebologia nell’ Università di Messina. E’ stato Responsabile del Servizio di Angiologia Medica e Vicedirettore dell’UOC di Cardiologia nell’Azienda Ospedaliera-Universitaria G. […]
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