polipo anale e esame istologico

    Pubblicato il: 14 Gennaio 2010 Aggiornato il: 14 Gennaio 2010

    DOMANDA

    Gentile dottore, vorrei presentarle il mio caso ,per avere un suo parere. Nel mese di ottobre, venivo ricoverata in urgenza con diagnosi di crisi emorroidaria con prolasso. Alla visita chirurgica , presenza di un polipo del retto prolassato all’esterno e parzialmente strozzato al canale anale, posto a meno di un centimetro dalla linea pettinata. Si procedeva a riduzione del prolasso del polipo in sede rettale e polipectomia chirurgica trans anale. L’esame istologico definitivo dimostrava :
    adenocarcinoma intestinale moderatamente differenziato G2, insorto nel contesto di adenoma tubulo-villoso con displasia di alto e basso grado sec. WHO 2000 .La neoplasia infiltra e oltrepassa la muscularis mucosae (pT1 sec.AJCC 2002, adenoma cancerizzato sec GISCoR 2006) non sono evidenti franche immagini di embolizzazione vascolare in corrispondenza del penducolo. E’ presente scarso infiltrato linfoide peritumorale. Sono presenti immagini di budding tumorale lungo il fronte di avanzamento stromale del tumore (risio et al GISCoR 2006) . la neoplasia dista almeno cm 0,7 dal margine di resezione profondo ed almeno cm 0,6 dal margine laterale piu’ vicino, margine di resezione laterali e profondo: INDENNI. Rapporto percentuale adenocarcinoma/adenoma: 30% pT1 NxMx sec AJCC 2002.( faccio presente che questo e’ l’ esame eseguito presso l’ istituto nazionale tumori di milano al quale e’ stata chiesta una seconda opinione) Successivamente venivo sottoposta a colonscopia totale, risultata negativa. In tale sede si eseguivano biopsia random a carico della cicatrice mucosa sede del pregresso polipo ,risultate negative per patologia discariocinetica. Sono stata quindi sottoposta a RM con e senza contrasto con bobina trans rettale finalizzata allo studio per immagini del mesoretto e TC addome-torace con e senza contrasto finalizzata allo studio dei parenchimi; tali esami, grazie al cielo sono risultati negativi per patologia linfonodale e parenchimale !!!!!! la diagnosi risulata quindi essere : Early colorectal cancer G2 su polipo con asse infiltrato, clinical T1 NO M O . Quindi,il caso veniva discusso con gli oncologi in merito alla prosecuzione terapeutica e veniva deciso il follow stretto clinico e strumentale, rimandando (almeno per il momento, ed io mi auguro e spero DEFINITIVAMENTE) l’intervento di radicalizzazione chirurgica con colostomi a definitiva, data la sede ultrabassa del polipo.
    Il primario della chirurgia ,che mi ha seguito personalmente ,teme la possibilita’ della presenza di malattia linfonodale in sede mesorettale in un prossimo futuro o che la malattia sia tutt’ora in fase preclinica o sistemica, io dal canto mio vorrei tanto, tanto , considerarmi GUARITA , Lei cosa ne pensa? E se dovvesse ripresentarsi la malattia in quanto tempo ciò avverrebbe e quali sono i sintoni?
    Nel ringraziarla di cuore porgo distinti saluti.
    Gabriella

    RISPOSTA

    Gentile Sig.ra Gabriella,
    la sua lettera è molto precisa. L’esame istologico del polipo asportato è estremamente dettagliato e sono stati studiati tutti i parametri attualmente conosciuti che ci permettono di formulare un giudizio prognostico. Inoltre gli esami strumentali eseguiti a completamento della stadiazione sono corretti. Condivido pienamente il consiglio di follow up stretto clinico e strumentale. Il rischio di comparsa di malattia linfonodale mesorettale è molto basso nel suo caso e si riduce sempre più con il passare del tempo. Le probabilità che lei sia guarita sono estremamente alte. Ritengo comunque opportuno effettuare follow-up per almeno 5 anni. Generalmente la comparsa di malattia linfonodale mesorettale in stadio iniziale non da sintomi e se diagnosticata e trattata in fase iniziale ha comunque un’ottima prognosi.
    Cordiali saluti,
    Dott. Claudio Belluco