DOMANDA
Gentilissimo Dottore,
da oltre 10 anni soffro di un problema di stanchezza cronica, che può essere ben descritto come una riduzione importante del livello di vigilanza, annebbiamento mentale e rallentamento dei riflessi. Ho indagato il problema con diversi specialisti, senza mai giungere a una diagnosi. Di recente mi sono rivolta a un Centro del Sonno per verificare se potesse trattarsi di un problema respiratorio notturno, tenendo conto che russo pur essendo una quarantenne di magra costituzione. L’esito della polisonnografia è stato negativo, con indice AHI pari a 3 (tutte ipopnee), ma queste conclusioni sono state tratte senza il segnale della cannula nasale, perchè risultava troppo rumoroso per l’uso. Le vorrei quindi rivolgere una domanda: la polisonnografia completa senza cannula (ma con termistore e PTT) è adatta a riconoscere tutti i disturbi respiratori, incluso l’UARS?
Faccio riferimento all’UARS perché ho letto che è un possibile esito, meno immediato da riconoscere rispetto alle apnee.
A completamento, preciso che non mi capita di addormentarmi durante il giorno, ma questo mio stato di letargia si riduce a fronte di stimoli, mentre peggiora durante attività “noiose”.
Grazie infinite e cordiali saluti.
RISPOSTA
buongiorno, mi scuso del ritardo ma non riuscivo ad accedere al servizio
In effetti senza la nasocannula l’esame non può considerarsi conclusivo (anche se il termistore da informazioni abbastanza utili). Tuttavia, non credo che il suo problema dipenda da un disturbo respiratorio. Valuterei in generale il sonno e la sua qualità, e se necessario, anche la struttura e le caratteristiche EEG, per decidere se intervenire con qualche provvedimento terapeutico. Utile una valutazione in un Centro del Sonno Multidisciplinare
cordiali slauti