DOMANDA
BuongiornoSono una signora separata di 52 anni, discretamente portati,una donna piacente, ma non la bellona da …. 10 anni di meno.
Ho da 5 anni un compagno di 36 anni, da 3 anni conviviamo.
La situazione è delicata, per un suo passato pesante (tossicodipendenza) ma stabile e molto soddisfacente: per me da tutti i punti di vista (affettivo, sessuale, emotivo, carnale, cerebrale), per lui, a mio avviso, lo è soprattutto dal punto di vista affettivo ed emotivo. Tralasciando considerazioni sul tipo di rapporto (dipendenza o co-dipendenza affettiva), vi scrivo per un aspetto della relazione che mi disturba moltissimo: la sua passione per il porno, che ora viaggia via internet. Io mi giustifico pensando all’aspetto dipendenza e sono piuttosto invadente nel controllarlo, chiedere, scoraggiare. Forse è la differenza di età, e anche il mio retaggio educativo, ma non riesco a farci niente, per me l’autoerotismo è sporco. Anche se altri (perfino mia figlia) mi spiegano che la masturbazione ha momenti diversi, rispetto ad un un rapporto.
stiamo parlando di periodi in cui vedo che lui passa anche due ore su internet, la maggior parte sia visualizzando siti porno e masturbandosi. Ora poi che sta facendo una cura (camera iperbarica) che a suo dire gli aumenta l’eccitazione, la pratica è diventata quotidiana. Sono infastidita e preoccupata: dove finisce la sua privacy, i suoi legittimi desideri e dove inizia il mio diritto ad averlo tutto per me?
La ringrazio. Una donna confusa
RISPOSTA
Gentilissima Signora,
sono contenta che stia bene con il Suo compagno.
Altrettanto sento dalle Sue parole quanto possa sentirsi responsabile del Suo comportamento, quanto possa percepirlo quale elemento di somiglianza con la tossicodipendenza precedente e suscettibile di attivare uno stato di co-dipendenza.
Non so come il Suo compagno stia vivendo la Sua tendenza al controllo e quanto lui possa rendersi conto di quale sia lo stato emotivo che lo porta a ricerche frequenti di materiale pornografico e spinta all’ orgasmo (se in passato ha avuto la possibilità di essere aiutato per fermare la sua tossicodipendenza, dovrebbe essere agevolato in questa necessaria fase di presa di coscienza) ma immagino che non ci siano poche discussioni sull’argomento, tanto più che mi scrive che per Lei l’autoerotismo è comunque difficile da accettare e questo potrebbe far sentire il Suo compagno ferito, svalutato o arrabbiato.
Credo che, oltre alle necessarie riflessioni condivise sui temi di dipendenza e codipendenza, indipendentemente dalle valutazioni riguardo alle 2 ore di materiale pornografico /masturbazione al giorno, sia necessario andare oltre la tendenza al controllo ed approdare ad una dimensione di comprensione condivisa di ciò che Vi sta accadendo.
Qualcosa sembra essere cambiato, e il comportamento che il Suo compagno sta mettendo in atto sta modificando la Vostra relazione ed i Vostri equilibri.
Vi consiglio di cercare un/a psicoterapeuta di coppia (in particolare cognitivo-comportamentale, magari con una specializzazione in schema therapy) che possa aiutarVi a prenderVi cura l’uno dell’altro come ne avete bisogno, al fine che continuate ad essere felici insieme come e più di prima.
Con i miei migliori auguri
Dott.ssa Serena Valorzi