pornografia on-line

    DOMANDA

    gentile professor dettore, sono un uomo di 38 anni e la mia compagna di -10 anni ha scoperto sul mio mp3 wi-fi controllando la cronologia che avevo navigato in siti porno . lei naturalmente e rimasta scioccata e disgustata e io non le dico i sensi di colpa . da quel momento non sono piu’ entrato in tali siti , ma per completare l’ opera ieri dopo una settimana di suoi controlli si è accorta che mi guardo in giro e che guardo le altre secondo lei con interesse. cosa posso fare??sono malato come mi vede la mia compagna o un uomo medio?? mi dia un consiglio perchè non voglio far soffrire la mia compagna sempre che mi voglia perdonare… cordiali saluti. C.

    RISPOSTA

    Il fatto di frequentare talora siti porno è un comportamento molto diffuso fra i maschi medi (soprattutto della sua età) e non può essere considerato di per sé segno di disturbo. Naturalmente tutto dipende dalla frequenza con cui si naviga su tali siti (se occasionale o regolare) e dalla durata del tempo con cui vi si permane (2-3 ore, se ripetute più giorni alla settimana, possono cominciare a costituire un segnale di potenziale pericolo); inoltre importante è quanto il frequentare tali siti comporti il rinunciare a fare altre cose più importanti (lavorare, divertirsi con gli amici, uscire con la propria partner) oppure influisca sulla sessualità con la propria partner (minore attrazione sessuale, minore interesse ad avere rapporti sessuali con lei, e simili). In assenza di tutto questo, ripeto, è un comportamento saltuario molto comune e normale nel maschio medio. Per quanto riguarda il guardare altre donne, ovviamente anche questo è un comportamento diffuso e mediamente normale negli uomini. Il problema nasce nell’eventualità in cui tale sguardo possa diventare troppo insistente o frequente, tanto da creare disagio nella persona osservata e/o nella partner che si accorge di tale interesse. Si tratta allora di una questione di rispetto in generale per le persone e in particolare ancora di rispetto e di amore per la propria partner: non riguarda la patologia ma il nostro essere persone umane, affettuose e bene educate.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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