DOMANDA
Buongiorno Dott. Camporese,
Le scrivo perché avrei bisogno di un parere.
Dopo un tampone alla cervice mi sono accorta di avere ureaplasma il 14 ottobre (tralatro ieri riguardando dei tamponi fatti un anno fa, causa intervento fatto al fibroma in necrosi , ho scoperto che l’ureaplasma lo avevo da ormai un anno , ma nessun dottore mi aveva detto di averlo in quanto è passato in secondo piano dopo l’intervento subito al mioma , cosi’ ignara non l’ho mai curato).
Un mese dopo diversi episodi di cistiti e candide , ho deciso di fare un tampone e a ottobre di quest’anno ho scoperto (consapevolmente)di avere ureaplasma cosi’, il ginecologo mi ha dato come cura azitromicina per tre gg sia a me che al mio compagno, ma ad oggi ho ancora ureaplasma !
Cosi ho deciso di fare di testa mia e da 1 mese mi curo con Acronelle (fermenti lattici ) e vidimia ovuli, ho 37 anni e penso che il motivo per il quale non riesco a rimane incinta sia dovuto a questa cosa.
Tra 10 gg rifaro’ il tampone , se dovessi essere ancora positiva , cosa devo fare?
Non voglio prendere antibiotici
RISPOSTA
Come ho più volte avuto occasione di sottolineare su questo sito, la positività per Ureaplasma non ha alcun valore clinico, se non quello di segnalare spesso un dismicrobismo vaginale, caratterizzato da una diminuzione/assenza di lattobacilli e alterazione dell’acidità (pH) vaginale. Probabilmente se eseguirà un tampone correttamente eseguito, con la valutazione di entrambi questi parametri, li troverà alterati. Per questo motivo, nessuna terapia, né a lei né tanto meno al partner, ma solo un lungo trattamento a base di probiotici e acidificanti vaginali, se necessari.