Possibile contaminazione dopo terapia con radioiod

    DOMANDA

    Salve Dottore, da qualche giorno ho dei dubbi riguardo l’isolamento dei pazienti sottoposti a radioiodio.
    Sono un fisioterapista che tratta a domicilio un paziente sottoposto alla terapia, dopo la terapia in ospedale abbiamo iniziato il trattamento dopo appena 4 giorni, trattamenti bisettimanali della durata di 40 minuti circa……dopo una settimana, mentre lavoravamo si è staccato il catetere, non credo di essere venuto a contatto con l’urina, ma ho cmq pregato il paziente di lavare con cura i tappetini (lavoriamo a terra su tappetini di gomma di 1,5 cm di spessore)…..dopo qualche giorno abbiamo ripreso a lavorare, ma da allora resto sempre con il dubbio che possa essere contaminato, è preferibile evitare di utilizzare quei tappeti? Posso prendere delle ulteriori precauzioni oltre quelle comunicate dall’ospedale alle dimissioni? Devo farmi controllare i livelli di radioattività?
    Forse sono diventato un pò paranoico…

    Grazie in anticipo per le risposte.

    RISPOSTA

    Gentile signore,
    credo che il rischio di contaminazione da radioiodio per l’uso dei “tappetini” cui Lei fa riferimento sia trascurabile, soprattutto se è stata effettuata accurata detersione. Nessuna ulteriore precauzione suggerirei, rispetto a quanto esitato dalla struttura ove il paziente ha effettuato il trattamento con radiodiodio.
    Nessuna necessità di controlli della radioattività da Lei ” incorporata”.
    Si ricordi che la radioattività dello Iodio 131 si dimezza ogni 8 giorni
    e la quantità residua nel corpo del paziente diminuisce rapidamente ( già durante il ricovero gran parte del radioiodio è stata eliminata con le urine e attraverso le altre vie di eliminazione dal corpo ). Realisticamente dopo circa 2-3 settimane si determinano le condizioni per eliminare ogni residua precauzione.
    saluti
    Sergio Baldari

    Sergio Baldari

    Sergio Baldari

    ESPERTO IN MEDICINA NUCLEARE. Direttore dell’unità operativa complessa di medicina nucleare del policlinico G. Martino di Messina. Nato a Oppido Mamertina (Reggio Calabria) nel 1953, si è laureato e specializzato in medicina nucleare all’Università degli Studi di Bari. Dirige la scuola di specializzazione in medicina nucleare dell’Università di Messina, dove insegna. Si occupa soprattutto di […]
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