DOMANDA
Buonasera dottore,
ho 52 anni sono insegnante di ed. Fisica e da una decina di anni ho notato che a livello delle articolazioni, dei gomiti prima, delle spalle poi, (e un po anche polsi e caviglie se faccio sforzi…) ho una mobilità ridotta. Di notte avverto un po’ dolore e rigidità di spalle e gomiti, ma sopportabili. Ho fatto una visita dal reumatologo che ( da precedenti ecografie) mi ha diagnosticato una entesoartrite e terapia con methotrxate ( una fiala a settimana), + folina, + vit d , + neprosyn.
Mi domando è giusta la diagnosi?
E questa terapia che effetti avrebbe? Se non facessi nulla a cosa andrei incontro?
Grazie
RISPOSTA
Se la diagnosi è certa è bene fare le cure prescritte in quanto diversamente ci può essere un peggioramento clinico e radiologico. Questo vale se la forma rientra nelle cosiddette spondiloartriti extraassiali in cui la colonna è risparmiata o in quelle assiali non radiografiche.
Sulla certezza diagnostica e sul ruolo dell’imaging (Rx, RM e/o ecografia) confrontata coi dati dell’esame obbiettivo per confermare la diagnosi c’è tuttora ampia discussione in quanto si verificano discordanze tutt’altro che rare.
Conviene quindi che lo specialista sia ferrato sull’argomento anche perchè alcune delle cure potenzialmente indicate (agenti biologici) sono efficaci ma prescrivibili solo presso centri reumatologici ospedalieri o universitari (reperibili sul sito: www.rwumatologia.it, cliccando su “strutture”).