DOMANDA
Gentilissimo Dott. Camporese è dal mese di Novembre 2012 che dopo un rapporto sessuale (mea culpa) non protetto è iniziato per me un vero e proprio calvario; già dal giorno dopo si è manifestata un’uretrite per la quale sono andato immediatamente da un urologo, il quale mi ha diagnosticato una prostatite, dopo circa tre mesi di cure con supposte ed integratori problemi non risolti ho cambiato urologo che oltre ad integratori ha aggiunto antibiotici idem. Dopo ulteriore visita mi dicono che potrebbe trattarsi di una infiammazione cronica del pavimento pelvico (?). Dai vari accertamenti Urinocolture, Test di Stamey, Test HIV a quattro mesi dall’evento, spermiocoltura tutto negativo. Ad oggi continuo ad avere fastidi nella zona inguinale, astenia continua, un po’ di fastidio alla vista e non da ultimo un fastidio continuo alla gola con una tosse insopportabile. E’ possibile che possa trattarsi di un’infezione batterica, virale, micotica non riscontrata?. Ormai sono otto mesi che vado avanti così diciamo disperato. La ringrazio preventivamente rimanendo in attesa di vs.risposta. Cordialmente
RISPOSTA
Tutti i disturbi che riferisce non mi pare correlino affatto con gli insoluti problemi a carico dell’apparato genitale. La diagnosi di prostatite è prevalentemente clinica, perché raramente gli esami di laboratorio offrono un risultato coerente con i disturbi. L’ipotesi di una chronic pelvic pain syndrome, azzardata dall’urologo non è poi così lontana dalla realtà. Il problema va però affrontato con grande attenzione, senza abusare di inutili farmaci e valutando invece con grande attenzione tutti i possibili sintomi.