DOMANDA
Buongiorno dottore,
ho 46 anni e di mestiere faccio il carpentiere/fabbro.
Il 15 novembre 2015 ho subito la rottura del tendine brachiale del bicipite destro (sono destrorso) e mi sono recato al pronto soccorso. La diagnosi è stata di rottuda per sfilacciamento. Successivamente mi sono sottoposto a varie visite per avere opinioni riguardo all’eventuale intervento di ricostruzione/recupero; dopo risonanza magnetica e due visite da specialisti ortopedici la risposta è sempre stata di inpossibilità nell’intervenire, nonostante tutti mi abbiano detto che in queste condizioni e continuando con il mio tipo di lavoro, avrei avuto dei seri problemi alla spalla. Esiste una minima possibilità di recuperare il tendine?
Grazie per la disponibiltà. Roberto
RISPOSTA
La rottura del tendine congiunto del bicipite (intendo quello che si inserisce in basso sul capitello radiale) di solito viene trattata solidarizzando quello che resta del tendine alla fascia del m supinatore. Se la sua rottura ha interessato l’inserzione alta del capo lungo del bicipite ,ebbene di solito questa non viene mai operata, in quanto non comporta grosse limitazioni funzionale se non nella misura di un 10% della forza.