Possibile policitemia?

    Pubblicato il: 15 Febbraio 2021 Aggiornato il: 15 Febbraio 2021

    DOMANDA

    Salve,
    a settembre dell’anno scorso ho effettuato un emocromo completo con i seguenti risultati: ematocrito a 52,2, globuli rossi a 5,62, emoglobina a 16,7, globuli bianchi a 9,02 e piastrine a 306.
    Su consiglio di un ematologo, bevvi di più e ripetei gli esami dopo un po’ più di 10 giorni e uscì ematocrito a 49,9, ma globuli rossi a 5,74, emoglobina a 16,8, piastrine a 307. Feci una terza prova i primi di novembre, l’ematocrito uscì a 49,8, globuli rossi sempre a 5,74, emoglobina a 16,7, globuli bianchi a 8,02 in calo e piastrine a 305.
    Allora, le mie domande sono in attesa di un nuovo esame a febbraio: queste variazioni e un incremento del genere dei globuli rossi (sempre nel range del laboratorio) possono rientrare in quadro di policitemia mascherata? Riguardo ai sintomi, a volte mi sento come se fossi indolenzito a livello delle gambe, ma non prurito dopo doccia. E poi, sto assumendo, ma ho interrotto da un po’, un collirio per gli occhi contenente tra gli altri vitamina B2 a 0,05%. Ho letto che è controindicata per chi abbia variazioni di ematocrito ma anche a questa percentuale e assunta attraverso gli occhi sarebbe da evitare? Grazie.

    RISPOSTA

    Mi scuso per il ritardo con cui le rispondo. Il quadro sembrerebbe quello di una modesta poliglobulia, che deve essere ulteriormente indagata, senza fretta. Prima di pensare alla policitemia vera, oggi facilmente escludibile con un semplice prelievo di sangue atto a ricercare la presenza di una mutazione del gene JAK2, vanno indagate le possibile cause di riduzione dell’ossigeno nel sangue con conseguente fisiologico aumento dell’eritropoietina endogena. Esistono anche casi di pseudopolicitemia, in cui l’aumento dell’ematocrito è in realtà dovuto non ad un reale aumento del numero dei globuli rossi ma piuttosto ad una riduzione della quota plasmatica del sangue, per riduzione della componente acquosa (esempio nelle condizioni di stress fisico e negli stati di disidratazione, come per eccessivo lavoro muscolare)

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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