DOMANDA
Buongiorno Professore. Le scrivo perchè ho un dubbio e un problema che vorrei cercare di risolvere al più presto. Mio marito ha iniziato ad avere problemi cognitivi (anche se ancora non si parla di alzheimer), ha difficoltà di linguaggio ma è ancora abbastanza autosufficiente. Ha 83 anni (io ne ho 80)e pensando di fare cosa utile (poichè mi hanno detto che ha bisogno di “stimoli mentali”) ho detto a mia figlia di prenotare una crociera di 7 giorni nel Mediterraneo il 25 maggio (già pagata purtroppo);noi siamo sempre stati appassionati e amanti del mare e delle crociere. Ora il neurologo che 2 giorni fa l’ha visitato seppur ha scritto nella diagnosi “lieve peggioramento cognitivo” si è dichiarato assolutamente contrario a questo viaggio (anche se secondo me non ha dato delle motivazioni proprio valide ad es.gli altri che vedono le sue condizioni, oppure che da un minuto all’altro potrebbe non accettare la situazione perchè è come se il cervello vivesse di “istinti”del momento…).Mi ha messo proprio in confusione e in angoscia, fra l’altro mia figlia verrebbe con noi, Le chiedo per favore di darmi un parere perchè non sappiamo più cosa fare. Grazie di cuore.
Delia
RISPOSTA
Gentile Signora, naturalmente il mio giudizio si basa solo su quello che mi dice lei e no sulla situazione reale di suo marito, che (spero!) il suo neurologo ha ben presente
Se non si è ancora parlato di Alzheimer, anche se c’è un “lieve peggioramento cognitivo” e suo marito è autosufficiente ed accompagnato dalla moglie e dalla figlia non vedo come una breve crociera potrebbe compromettere le cose!