DOMANDA
Egr. dott. Zanfrini, ho 50 anni, magra, ben portati, ginocchia valghe, dopo ricostruzione legamento ginocchio LCA con mio tendine rotuleo, molta diff.tà al recupero, molta diff.tà nella chiusura gamba DX, nonostante tanta fisioterapia e palestra. Dopo 1 anno k s riuscita a distendere bene gamba DX e a chiuderla abbastanza, ho iniziato a sent. come se la SX fosse più corta,…con yoga ed altro s riuscita ad evitare disastri posturali. Però con il passare del tempo sto peggiorando…lo scompenso si riverbera (è come se mancasse un cm di “spago” dentro il corpo)o sul ginocchio sx, o nell’anca sx, altre lungo la colonna anche fino al collo. Non riesco ancora adesso a rimanere seduta sui talloni…è come se mi avessero inserito un tendine rotuleo un pò troppo corto. Problema: la mia postura si sta “scassando” e devo correre ai ripari.Abito a Vicenza, potrebbe darmi una indicazione di come muovermi, le visite costano tanto e non so quali strade prendere per risolvere il problema.
Soprattutto a letto, di notte opp. anche stare seduti in una sedia infossata o qls altra cosa, fa si che io vada fuori assetto e cammini con l’anca sx fuori sede o una specie di legamento che sento mal posizionato all’interno del ginocchio sx, oppure la schiena “incastrata”..e poi con esercizi che ho imparato da me riesco a “disincastrarmi” e a volte anche a muovermi come se stessi bene…purtroppo k momenti sono rari.Ha idea di cosa mi sta succedendo e di dove sto andando a cozzare?Saluti
RISPOSTA
buongiorno
se la mobilità è simile a quella dell’altro arto dobbiamo pensare che si tratti di una potenzialità che il suo sistema nervoso non ha ancora imparato ad utilizzare. Esistono specifici esercizi di biofeedback che non consistono tanto nel fare ginnastica quanto nel darle la consapevolezza di come lei usa il suo corpo esistono sia a Vicenza che a Padova diversi professionisti che usano pedane stabilometriche dotate di biofeedback, ma non sono in grado di indicarglieli in questa sede